Rifiuti, la Regione si attiva
Attivarsi tempestivamente per promuovere sul territorio lombardo misure che permettano un miglior coordinamento dei differenti Enti preposti per il controllo e la tutela del territorio in materia di rifiuti e relativo trattamento; attivarsi con il Governo per promuovere sull’intero territorio lombardo soluzioni funzionali ad affrontare tale situazione di emergenza. Sono due delle tre richieste alla Giunta regionale contenute nella mozione urgente approvata all’unanimità dal Consiglio regionale in chiusura dei lavori della seduta odierna. Il documento è stato proposto dalla Lega Nord e illustrato in Aula dal Presidente della Commissione Ambiente Riccardo Pase. Prima del voto, da parte del Sottosegretario Fabrizio Turba è stato chiesto di integrare il testo della Lega con una terza richiesta, contenuta nella mozione sul medesimo argomento presentata dal Movimento 5 Stelle: effettuare l’analisi delle ricadute al suolo per valutare i dati di concentrazione di diossine e metalli pesanti nelle aree potenzialmente interessate dagli incendi e raffrontare i dati con i valori di concentrazione ottenuti da altre indagini, quali ad esempio il progetto SOIL, al fine di comprendere l’entità dell’impatto ambientale dovuto agli incendi.
Il Consiglio regionale, in precedenza, aveva approvato (con voto
segreto: 50 si, 24 no, 1 astenuto) anche la mozione del Movimento 5
Stelle (primo firmatario Luigi Piccirillo), che aveva recepito gli emendamenti della Consigliera Viviana Beccalossi
(Gruppo Misto) che ha chiesto di istituire una Commissione consiliare
speciale che si occupi del tema degli incendi di depositi di rifiuti, e
del Consigliere Manfredi Palmeri (Energie per l’Italia) a favore
della costituzione a parte civile di Regione Lombardia negli eventuali
procedimenti giudiziari riguardante la vicenda del rogo della Bovisasca e
altri casi analoghi
In precedenza l’Assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo
aveva tenuto una comunicazione all’Aula sui due incendi sviluppatisi
entrambi nell’area milanese la notte del 14 ottobre in impianti
interessati dalla presenza di rifiuti.
L’incendio di via Chiasserini a Milano in zonaBovisa-Quarto Oggiaroha interessato un complesso immobiliare di proprietà della ditta IPB, e ha preceduto di poche ore quello sviluppatosi presso la ditta Ri.Eco. di Novate Milanese.
Nel primo caso, come ha riferito l’Assessore Cattaneo, ARPA ha proceduto
a rilevare i dati dei Composti Organici Volatili (COV) mediante
canister, con due campionamenti, con rilevamento all’1.30 del 15 ottobre
e uno successivo alle 12.30 del 16 ottobre, sempre tenendo conto nel
posizionamento delle condizioni dei venti. I rilevamenti dei COV
indicano che la notte del 15 ottobre non si sono rilevate ricadute al
suolo sottovento e in vicinanza dell’incendio, poiché le temperature di
combustione consentivano l’innalzamento del pennacchio di fumo in quota.
Il giorno 16 invece, essendo riusciti i Vigili del Fuoco a spegnere le
fiamme vive, inevitabilmente il fumo non aveva più la spinta
termodinamica precedente e quindi ricadeva poco lontano dall’incendio e
con scarsa diluizione; pertanto, nelle aree sotto vento si è rilevata
un’alterazione della qualità dell’aria che tuttavia è sempre rimasta
all’interno dei limiti di legge o comunque nel rispetto delle linee
guida dell’OMS.
Nel secondo caso, il monitoraggio dei microinquinanti effettuato da ARPA
ha dimostrato una alterazione della qualità dell’aria nel primo giorno
dell’emergenza, durante l’incendio, e il secondo giorno, durante le
operazioni di smassamento dei cumuli di ceneri. In particolare, si sono
rilevate concentrazioni di idrocarburi policiclici aromatici (IPA)
significativamente superiori a quelle storicamente registrate nell’area
metropolitana milanese anche nel periodo invernale, e dello stesso
ordine di grandezza di quelle rilevate diversi giorni in inverno nei
fondo valle alpini ove è diffuso l’utilizzo dei caminetti a legna per il
riscaldamento domestico. Il terzo giorno le concentrazioni di IPA sono
tornate a valori in linea con quelli del semestre freddo dell’area
metropolitana milanese.
L’Assessore Cattaneo ha infine annunciato che Regione Lombardia sta definendo un nuovo progetto con ARPA per potenziare ulteriormente i controlli tramite il ricorso all’utilizzo di nuove tecnologie (immagini satellitari, riprese aeree, droni). Inoltre l’Assessorato, per contribuire al contrasto all’illegale detenzione di rifiuti e al rischio di incendi, anche dolosi, ha attivato il raccordo diretto con le Forze dell’Ordine
per incrementare l’attività di controllo specifico, attraverso un
protocollo d’intesa con il NOE; è stato inoltre attivata una convenzione
con i Carabinieri Forestali.
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