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CAMBIA LINGUA

MILANO. STORIA DI UN IMPIEGATO AL TEATRO LIBERO.

TEATRO LIBERO di MILANO

STORIA DI UN IMPIEGATO

 da Fabrizio De Andrè
drammaturgia Antonello Antinolfi
regia Francesco Leschiera
con Francesco Leschiera, Fabio Bagnato (chitarre e voce), Walter Bagnato (pianoforte, fisarmonica, voce), Umberto Gillio (batteria)
assistente alla regia Alessandro Macchi
produzione Teatro del Simposio/A3 Apulia Project

Al Teatro Libero di Milano, in via Savona 10, da giovedì 24 a martedì 29 maggio sarà in scena uno spettacolo che unisce il linguaggio del teatro e quello della musica per indagare in modo approfondito tematiche “universali” sull’uomo e la realtà che lo circonda.

Questo spettacolo è un tributo a parole e in musica a Fabrizio De Andrè e al suo album “Storia di un impiegato”. Un concept album del 1973, un disco che potrebbe essere un romanzo, un’opera teatrale, un film. Fabrizio De Andrè tratteggia in quest’album, per cui ha impiegato due anni di lavoro, la storia di una ribellione sognata, tentata, fallita e, infine, paradossalmente riuscita.
In un periodo in cui gli altri cantautori propendevano per un contenuto più esplicitamente poetico, De Andrè voleva svolgere un discorso soprattutto poetico e umano: il risultato fu un album che venne criticato da sinistra per essere troppo moderato e da destra per essere troppo di sinistra, ma che venne accolto dalla gran parte degli appassionati come un disco che colpisce al cuore e alla testa.È la rivolta di un impiegato, simbolo della mediocrità della società borghese degli anni ’70, anni in cui, alla violenza degli estremismi terroristici, lo spirito rivoluzionario del ’68 andava perlopiù sopravvivendo in azioni anarchiche, individualiste e sempre irrimediabilmente sterili.

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Molte di quelle tematiche, rilette oggi, rimangono inalterate: la ricerca di un senso di appartenenza, la solitudine, il senso di sconforto. L’impiegato di oggi, che possiamo rileggere come “uomo comune” è immerso nella stessa impossibilità a creare una vera relazione con la società che lo circonda e che lo porti a sviluppare quel senso di appartenenza collettivo.

Sulla base di questo parallelismo lo spettacolo si svolge da un lato riproponendo le poetiche dell’album, riarrangiato e suonato dal vivo, e dall’altro mediante la messa in scena di un protagonista, l’impiegato-persona di oggi, che attraverso un linguaggio contemporaneo mette in luce i conflitti e le tematiche tutt’ora presenti.

Questo spettacolo, non è semplicemente la riproposizione musicale dell’album, ma in chiave più teatrale è una rilettura e un confronto, attraverso le parole dell’uomo di oggi, di quel mondo evocato, a distanza di tanti anni. Un mondo contemporaneo in cui «le guerre quotidiane si vincono e si perdono nel più assoluto silenzio»

 

Date spettacolo: dal 24 al 29 maggio, ore 21.00
Biglietti:  intero € 18, ridotto under25 – over60 € 13, under18 € 10

Per informazioni e prenotazioni: Teatro Libero,Via Savona 10, Milano
Tel. 02 8323126| biglietteria@teatrolibero.it

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