Sicurezza digitale in sanità: Regione Sardegna in prima linea contro le minacce informatiche, Todde “Serve più attenzione per difendere i dati sanitari”
Cybersicurezza e sanità: la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, lancia l'allarme sui rischi informatici nel settore sanitario. Durante il convegno all’ospedale Brotzu di Cagliari, ha sottolineato l'importanza di proteggere i dati sensibili dei cittadini da attacchi hacker
Sicurezza digitale in sanità: Regione Sardegna in prima linea contro le minacce informatiche, Todde “Serve più attenzione per difendere i dati sanitari”
Nella mattina di ieri, Venerdì 14 febbraio, all’Aula Atza dell’ospedale Brotzu di Cagliari si è tenuto il convegno “La minaccia cibernetica al settore sanitario” organizzato da Ares Sardegna alla presenza della vice direttrice generale dell’Agenzia per Cybersicurezza Nazionale Nunzia Ciardi e di molti esperti del settore.
Nel suo saluto istituzionale la presidente della Regione Alessandra Todde ha voluto sottolineare come “la cybersicurezza è un tema che coinvolge tutti e lo sarà sempre di più vista la digitalizzazione che stiamo portando avanti in tutti i servizi regionali: non possiamo pensare di essere una regione moderna se non riusciamo a proteggerci da questo punto di vista“, ha garantito.
Nel suo intervento la presidente ha ringraziato gli organizzatori e i tanti partecipanti nell’aula gremita per “l’importante iniziativa non solo per capire le minacce cibernetiche ma anche per far capire il ruolo delle persone che hanno in mano i dati dei cittadini utenti dei servizi sanitari“.
“Se facessimo un sondaggio anche tra di noi – ha proseguito Todde – verrebbe fuori una bassa consapevolezza sui rischi di cybersicurezza perché sembrano distanti da noi, anche tra coloro che quotidianamente gestiscono informazioni sensibili. I recenti attacchi informatici che hanno colpito enti locali e aziende sanitarie, come il caso del Comune di Sorso bloccato per giorni da un ransomware (un software che blocca l’accesso ai dati e viene sbloccato da criminali dopo il pagamento di un riscatto, ndr), dimostrano quanto sia urgente rafforzare la sicurezza dei sistemi digitali“.
“I dati sanitari – ha rimarcato la presidente Todde – rappresentano un patrimonio estremamente delicato e appetibile per soggetti esterni. L’accesso non autorizzato a queste informazioni può avere conseguenze gravi, non solo sul piano della privacy, ma anche dal punto di vista economico e sociale. Il rischio che queste informazioni vengano utilizzate per scopi commerciali o per discriminazioni in ambito lavorativo è concreto e deve essere affrontato con la massima serietà“.
La presidente della Regione ha infine sottolineato come la Regione “sta lavorando per innalzare i livelli di sicurezza e promuovere una maggiore consapevolezza tra i dipendenti pubblici. Spesso, infatti, le violazioni partono da errori umani o da comportamenti poco attenti, come l’utilizzo di password deboli o la scarsa protezione degli accessi ai sistemi informatici. È fondamentale che chiunque operi all’interno delle strutture sanitarie e amministrative acquisisca maggiore sensibilità su questi aspetti“.

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