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Salerno, istruttore sportivo accusato di violenza sessuale su due minorenni: arresti domiciliari con braccialetto elettronico

Eseguita a Salerno una misura cautelare nei confronti di un 45enne accusato di violenze sessuali aggravate su due allieve minori di 14 anni.

Salerno, arresti domiciliari con braccialetto elettronico per istruttore sportivo accusato di violenza sessuale su due minorenni

SALERNO, 21 luglio 2025 – I Carabinieri della Stazione di Salerno Duomo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti di un uomo di 45 anni, residente nel capoluogo campano. L’uomo è indagato per violenza sessuale aggravata nei confronti di due minorenni.

Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Salerno, su richiesta della Procura della Repubblica, che ha coordinato le indagini.

Le accuse: violenze sessuali su allieve minorenni durante l’attività sportiva

Secondo l’ipotesi accusatoria, attualmente condivisa dal Giudice per le Indagini Preliminari, l’uomo avrebbe commesso atti di violenza fisica e sessuale nei confronti di due giovani allieve, entrambe minorenni all’epoca dei fatti, non ancora quattordicenni.

Le presunte condotte si sarebbero protratte per quasi due anni, da dicembre 2022 a ottobre 2024, durante l’esercizio della sua attività professionale in qualità di istruttore di discipline sportive.

Misura cautelare: arresti domiciliari con braccialetto elettronico

In considerazione della gravità delle accuse, della durata delle presunte condotte e del ruolo di responsabilità esercitato dall’indagato, il GIP ha disposto per il 45enne la misura cautelare degli arresti domiciliari, con l’aggiunta del dispositivo di controllo elettronico per monitorarne i movimenti e prevenire eventuali contatti con le vittime o reiterazioni di condotte.

Indagini in corso: massima attenzione alla tutela delle vittime

Le indagini, coordinate dalla Procura di Salerno, proseguono nel rispetto della riservatezza e della tutela delle persone offese, che sono state già ascoltate in ambiente protetto e supportate da operatori specializzati.

Le forze dell’ordine stanno verificando l’eventuale presenza di altre vittime e ulteriori condotte riconducibili allo stesso soggetto. È stato disposto anche il sequestro di materiale informatico in uso all’indagato, per accertamenti tecnici e probatori.

Rilevanza penale e sociale: il ruolo fiduciario dell’indagato aggrava la posizione

L’accusa di violenza sessuale aggravata si fonda anche sulla posizione di supremazia esercitata dall’indagato, che, in qualità di istruttore, si trovava in un contesto fiduciario e educativo nei confronti delle giovani allieve. Questo elemento configura un’aggravante significativa, prevista dall’art. 609-ter del Codice Penale.

In casi simili, la giurisprudenza ha ribadito che la relazione di fiducia e il ruolo educativo aggravano sensibilmente la responsabilità penale, rendendo particolarmente stringenti le misure cautelari disposte.

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