Salerno, fermati due scafisti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: 111 migranti salvati in mare
Polizia di Stato e Guardia di Finanza bloccano un egiziano e un sudanese accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Salvati 250 migranti tra Libia e Malta
Salerno, fermati due scafisti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: 111 migranti salvati in mare.
Salerno – Ancora un’operazione delle forze dell’ordine contro il traffico di esseri umani: la Polizia di Stato di Salerno, in collaborazione con la Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza, ha fermato due persone per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I soggetti, un cittadino egiziano e un cittadino sudanese minorenne, sono ritenuti responsabili della conduzione di un’imbarcazione con a bordo 111 migranti di varie nazionalità, salpata dalle coste libiche.
Il viaggio della speranza
I due presunti scafisti avevano il compito di condurre il natante in condizioni precarie attraverso le acque internazionali tra la Libia e Malta. Insieme ai 111 migranti da loro trasportati, altre 139 persone provenienti da diversi Paesi dell’Africa e del Medio Oriente – in particolare Somalia, Eritrea, Mali, Egitto, Camerun, Etiopia e Siria – viaggiavano a bordo di tre imbarcazioni distinte, tutte sovraccariche e in evidente difficoltà.
Il salvataggio è avvenuto tra il 22 e il 23 maggio scorsi, grazie all’intervento della motonave “Solidaire”, battente bandiera tedesca, che ha soccorso i naufraghi in acque internazionali. Successivamente, i migranti sono stati condotti al porto turistico di Salerno, dove sono state effettuate le operazioni di sbarco, identificazione e assistenza sanitaria.
L’arresto e le indagini
Le attività investigative, condotte dalla Squadra Mobile di Salerno, hanno portato all’individuazione dei due soggetti che, secondo le prime ricostruzioni, avevano ruoli di comando e gestione a bordo del natante su cui viaggiavano i 111 migranti. Le accuse a loro carico sono gravi: favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, un reato che in Italia è punito severamente, soprattutto quando riguarda minori o soggetti in stato di vulnerabilità, come accaduto in questo caso.
Al termine delle formalità di rito, il cittadino egiziano è stato condotto presso la casa circondariale di Salerno, mentre il minorenne sudanese è stato trasferito presso il Centro di Prima Accoglienza (CPA) di Napoli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa della convalida del fermo.
Un dramma che continua
L’episodio si inserisce nel più ampio fenomeno dei flussi migratori irregolari dal Nord Africa, che continuano a mettere in pericolo la vita di centinaia di persone ogni settimana. Le rotte del Mediterraneo centrale si confermano tra le più pericolose al mondo: migliaia di uomini, donne e bambini affidano la loro esistenza a trafficanti senza scrupoli, che sfruttano la disperazione per lucrare su viaggi precari e spesso fatali.
Le autorità italiane, grazie alla cooperazione tra Polizia, Guardia di Finanza e Marina, continuano a monitorare il fenomeno con attenzione, intervenendo tempestivamente nei casi più critici. Tuttavia, il traffico di migranti resta una sfida di portata internazionale, che necessita di risposte coordinate a livello europeo e globale, non solo sul piano della sicurezza, ma anche su quello dell’integrazione e della tutela dei diritti umani.
Un segnale forte
Con il fermo dei due presunti scafisti, lo Stato italiano lancia un chiaro messaggio: chi sfrutta la disperazione altrui per trarne profitto verrà perseguito con determinazione. Al tempo stesso, rimane forte l’impegno delle istituzioni e del sistema di accoglienza a garantire la dignità e la sicurezza delle persone soccorse, offrendo cure, supporto e assistenza nei primi momenti dopo lo sbarco.
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