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Ottobre, mese della prevenzione: attenzione all’ipertensione felina, il “killer silenzioso” dei gatti

A cura del Dr. Giuseppe Faranda

Ottobre, mese della prevenzione: attenzione all’ipertensione felina, il “killer silenzioso” dei gatti.

L’ottobre dedicato alla prevenzione torna a puntare i riflettori su un problema spesso sottovalutato: l’ipertensione felina, conosciuta anche come il “killer silenzioso” dei gatti. Si tratta di una condizione insidiosa che tende a manifestarsi soprattutto dopo i 7 anni di età, ma che, se non diagnosticata in tempo, può causare danni irreversibili a organi vitali.

Cos’è l’ipertensione felina

L’ipertensione è l’aumento anomalo della pressione arteriosa. Nei gatti, proprio come negli esseri umani, può presentarsi in due forme:

  • Primaria: senza una causa sottostante evidente;
  • Secondaria: associata a patologie pregresse, come insufficienza renale cronica, ipertiroidismo, problemi cardiovascolari o malattie endocrine.

Il problema principale è che l’ipertensione felina è difficile da riconoscere: i sintomi sono spesso assenti o si manifestano quando il danno è già in atto.

Organi bersaglio e danni possibili

Gli effetti della pressione alta nei gatti colpiscono principalmente quattro organi:

  • Cuore: lo sforzo costante può provocare l’ispessimento delle pareti cardiache, con conseguente rischio di cardiomiopatie.
  • Cervello: l’aumento della pressione può generare anomalie comportamentali, disorientamento, fino a convulsioni.
  • Reni: costretti a filtrare sangue in pressione, i reni si danneggiano progressivamente, fino a sviluppare insufficienza renale.
  • Occhi: la retina può subire distacchi, emorragie e cecità improvvisa.

Questi danni sono spesso irreversibili e, senza un monitoraggio regolare, il gatto rischia di non ricevere cure tempestive.

Diagnosi e prevenzione

L’unico modo per individuare l’ipertensione felina è misurare la pressione arteriosa con strumenti simili a quelli umani, adattati agli animali. La misurazione viene effettuata dal veterinario ed è rapida e indolore.

Un controllo regolare diventa fondamentale soprattutto per i gatti che hanno superato i 7-8 anni di età o che soffrono di patologie renali e tiroidee.

Come per gli esseri umani, la prevenzione rimane l’arma migliore: dialogare con il proprio veterinario, programmare check-up periodici e intervenire precocemente in caso di valori alterati può fare la differenza tra una vita sana e la comparsa di gravi complicazioni.

Un messaggio ai proprietari

Gli esperti ricordano che l’ipertensione felina è una malattia silente, spesso invisibile fino a quando non provoca danni. Per questo motivo, durante il mese di ottobre – ma anche oltre – l’invito rivolto a tutti i proprietari è chiaro:

“Non aspettate i sintomi: parlatene con il vostro veterinario e fate controllare la pressione del vostro gatto.”

Prendersi cura della salute dei propri animali domestici significa garantire loro non solo più anni di vita, ma anche una migliore qualità di vita.

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