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Giornata Mondiale del Diabete: sintomi, rischi e prevenzione… anche per cani e gatti

A cura del Dott. Giuseppe Faranda

Giornata Mondiale del Diabete: sintomi, rischi e prevenzione… anche per cani e gatti

Il 14 novembre si celebra la Giornata Mondiale del Diabete, un appuntamento fondamentale per sensibilizzare l’opinione pubblica su una patologia sempre più diffusa. Ma il diabete non riguarda soltanto noi esseri umani: anche i nostri animali domestici possono esserne colpiti. E riconoscere i segnali in tempo è decisivo per salvaguardare salute, benessere e qualità della vita dei nostri compagni a quattro zampe.

Quando il diabete colpisce gli animali: i segnali che non vanno ignorati

Il diabete mellito è una patologia endocrina complessa che colpisce anche cani e gatti, in particolare in età adulta o anziana. I primi campanelli d’allarme sono spesso chiari, ma troppo spesso sottovalutati:

  • Sete eccessiva (Polidipsia)
    Il cane o il gatto beve molto più del solito, spesso anche di notte.
  • Aumento della produzione di urina (Poliuria)
    Chiede più spesso di uscire o riempie la lettiera più del normale.
  • Aumento dell’appetito (Polifagia)
    Mangia con voracità, sembra affamato in continuazione.
  • Perdita di peso, nonostante la fame aumentata
    Un paradosso che disorienta molti proprietari.

Il diabete tende a presentarsi dai 7 anni in su, con maggiore frequenza nelle femmine e negli animali sovrappeso o poco attivi. In molti casi le famiglie non collegano questi segnali a una malattia, credendo che siano semplicemente “cambiamenti legati all’età”. Non è così: possono essere sintomi precoci del diabete.

Perché succede? Il meccanismo spiegato in modo semplice

Per capire il diabete serve partire da un concetto base: gli zuccheri sono il carburante del corpo.

Arrivano attraverso il cibo, vengono assorbiti nel sangue e da lì l’insulina — un ormone prodotto dal pancreas — li trasporta nei tessuti per dare energia.

Ma quando l’insulina:

  • non viene prodotta, oppure
  • non funziona come dovrebbe,

gli zuccheri restano nel sangue invece di entrare nelle cellule.
Le cellule, “affamate”, chiedono altra energia: ecco perché l’animale mangia di più.

Il paradosso del cane diabetico

Il cane mangia tanto ma dimagrisce comunque, perché non potendo utilizzare gli zuccheri, il corpo inizia a bruciare grassi e muscoli per ottenere energia.

Nel sangue la glicemia si alza, nelle urine compaiono zuccheri (glicosuria), e l’equilibrio metabolico inizia a crollare.

Quando rivolgersi al veterinario

Non bisogna aspettare.
Alla comparsa dei sintomi è fondamentale rivolgersi al proprio medico veterinario per:

  • visita clinica completa
  • esame del sangue
  • esame delle urine
  • test specifici per il controllo glicemico

Il diabete è una malattia che si può gestire, ma solo con una diagnosi precisa e tempestiva.

La terapia: perché è indispensabile

Una volta diagnosticato il diabete, il veterinario imposterà un piano terapeutico personalizzato che può includere:

  • somministrazione quotidiana di insulina, nella maggior parte dei casi;
  • dieta specifica per supportare il controllo glicemico;
  • monitoraggi periodici (curva glicemica, controlli urine);
  • consigli su peso, attività fisica e stile di vita.

Il proprietario gioca un ruolo decisivo: con costanza e attenzione, un cane o un gatto diabetico può vivere a lungo e bene.

Un messaggio di responsabilità e amore

La Giornata Mondiale del Diabete è l’occasione per ricordare che:

  • la prevenzione salva vite, anche quelle dei nostri animali;
  • riconoscere i sintomi in anticipo fa la differenza;
  • una diagnosi precoce può evitare complicazioni gravi e pericolose;
  • prendersi cura del benessere dei nostri amici è un atto di amore e responsabilità.

Come sempre, siamo noi — insieme ai veterinari — a poter garantire ai nostri cani e gatti una vita lunga, sana e felice.

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