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Al via a Rovigo il Festival Opera Prima 2025: teatro sperimentale e visioni del futuro in scena dall’11 al 15 giugno.

Zaia: “Un laboratorio internazionale per il teatro che verrà”. Artisti da tutto il mondo e opere inedite nella XXI edizione della rassegna dedicata alla nuova scena teatrale.

Al via a Rovigo il Festival Opera Prima 2025: teatro sperimentale e visioni del futuro in scena dall’11 al 15 giugno.

Zaia: “Un laboratorio internazionale per il teatro che verrà”. Artisti da tutto il mondo e opere inedite nella XXI edizione della rassegna dedicata alla nuova scena teatrale.

“Il Festival Opera Prima è una delle esperienze culturali più vivaci e coraggiose del nostro territorio, in particolare polesano. È una rassegna che è una vera e propria fucina di talenti, un laboratorio internazionale dove le nuove generazioni artistiche possono esprimersi, confrontarsi e contribuire a scrivere il futuro del teatro. Con grande orgoglio salutiamo il ritorno, a Rovigo, di una manifestazione che da oltre trent’anni rende il Veneto punto di riferimento per la sperimentazione scenica e la libertà espressiva”.

Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in vista dell’apertura della XXI edizione del Festival Opera Prima, in programma a Rovigo dall’11 al 15 giugno. La manifestazione, ideata nel 1994 dal Teatro del Lemming, è oggi riconosciuta come una delle vetrine più significative della nuova scena teatrale nazionale e internazionale, portando a Rovigo artisti da Argentina, Iraq, Stati Uniti, Svezia, oltre a nuove voci emergenti del teatro italiano. La quasi totalità delle proposte di quest’anno è completamente inedita.

“L’edizione 2025 – prosegue Zaia – conferma la vocazione profonda del Festival: valorizzare l’inedito, accogliere l’alterità, dare spazio a visioni che spesso restano ai margini del circuito teatrale tradizionale. È un gesto importante, che ha ricadute culturali ma anche sociali, perché promuove inclusione, consapevolezza e pensiero critico”.

“Un sentito ringraziamento – conclude il Presidente – va agli organizzatori, agli artisti e a tutti coloro che rendono possibile questo evento, capace di fare del Veneto un luogo dove l’arte si rinnova e trova nuove strade. Festival come Opera Prima ci ricordano quanto sia vitale continuare a investire nella cultura e nella libertà della creazione”.

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