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Villa Pamphili, vittima identificata: è Anastasia Trofimova, emergono dettagli su film e false identità

La donna russa di 28 anni, madre della piccola Andromeda, è stata riconosciuta tramite impronte e testimonianze. Il partner, Francis Kaufmann, arrestato in Grecia, era già noto per un presunto film mai realizzato

Villa Pamphili, vittima identificata: è Anastasia Trofimova, emergono dettagli su film e false identità

Oggi la Procura di Roma ha sciolto il nodo sull’identità della donna trovata senza vita lo scorso 7 giugno a Villa Pamphilj: si tratta della russa Anastasia Trofimova, 28 anni, studentessa di inglese a Malta. La conferma arriva grazie alle autorità maltesi, l’FBI e la polizia italiana .

Anastasia era giunta a Malta nel settembre 2023 utilizzando un passaporto a suo nome e successivamente aveva fatto registrare la figlia, Andromeda Ford, nata il 14 giugno 2024 . Le forze dell’ordine hanno incrociato questi dati con una testimonianza emersa da “Chi l’ha visto?”, che ha permesso di confermare l’identità della giovane madre, in attesa solo del verdetto finale dalle impronte .

Il quadro si complica quando entrano in scena l’altro protagonista della tragedia, Francis Kaufmann (noto anche come Rexal Ford), arrestato il 13 giugno a Skiathos (Grecia), mentre utilizzava documenti falsi . È accusato del soffocamento di Andromeda e dell’abbandono del corpo della madre nei pressi di una siepe. Disposto uno scambio internazionale di informazioni tra Roma, Atene e La Valletta .

Il ritratto di Kaufmann si fa sempre più singolare: spuntano infatti informazioni secondo cui avrebbe ottenuto 863.595,90 euro di tax credit per una produzione cinematografica intitolata Stelle della Notte, mai realizzata . Il Ministero della Cultura ha già annunciato la revoca dell’agevolazione, mentre i magistrati indagano sulla legittimità della richiesta .

Le autorità stanno ricostruendo anche i movimenti del presunto autore: sarebbe passato da Malta a Roma e Sicilia tra marzo e aprile 2025, utilizzando vari alias, tra cui “Matteo Capozzi”. Durante quest’arco temporale avrebbe fatto attivare diverse schede sim, lasciando tracce di una vita in fuga .

Parallelamente, è stata avviata un’indagine interna sulle tre occasioni in cui Kaufmann era stato identificato dalla polizia prima del duplice omicidio, con interrogativi sulla possibile mancata verifica della sua identità .

Emergono così i contorni di un puzzle complesso: da un lato la conferma dell’identità e della storia di Anastasia – russa, studentessa, mamma fragile – dall’altro l’uomo con cui condivideva vita e progetti finiti in tragedia, con una duplice identità, spostamenti sospetti e finanziamenti pubblici per un film che sembra fumo.

La Procura procede ora per omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere, uso di false attestazioni e truffa. Rimane aperta la questione dei rapporti tra Kaufmann e le commissioni per la produzione cinematografica, così come i contatti tra polizie di tre Paesi diversi

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