Tragedia a Roma: esplosione devasta distributore di carburante in via dei Gordiani, 36 feriti – due in pericolo di vita
Violenta esplosione in un distributore di carburante a Roma Est: 36 feriti, danni ingenti agli edifici, paura tra i residenti. Due persone lottano tra la vita e la morte.
Tragedia a Roma: esplosione devasta distributore di carburante in via dei Gordiani, 36 feriti – due in pericolo di vita.
Roma – Un’esplosione devastante ha scosso questa mattina il quartiere Prenestino-Labicano di Roma, provocando un vasto incendio in un distributore di carburante situato in via dei Gordiani. Il boato, di straordinaria potenza, è stato avvertito in numerose zone della Capitale. Il bilancio, ancora provvisorio, parla di 36 feriti, di cui sei in codice rosso e due in pericolo di vita.
L’incidente e l’esplosione
Secondo le prime ricostruzioni, l’esplosione sarebbe stata originata da un malfunzionamento durante la fase di scarico del GPL. “Si è trattato di un ‘blif da gpl’ – un guasto all’impianto del gas – paragonabile all’esplosione di una bomba”, ha spiegato Ennio Aquilino, direttore regionale dei Vigili del Fuoco del Lazio. Dopo un primo intervento per una fuga di gas, è avvenuta la deflagrazione principale.
Il fuoco ha investito anche un punto di raccolta di ambulanze situato accanto al distributore, dove erano presenti diverse bombole di ossigeno, aggravando ulteriormente la situazione e causando ulteriori esplosioni secondarie. Fortunatamente non è stato coinvolto il deposito giudiziario presente nella zona, situato a distanza di sicurezza.
Evitata una strage al centro estivo
Uno dei momenti più drammatici dell’intervento si è verificato quando, grazie alla prontezza dei gestori, è stato evacuato un centro estivo con otto bambini presenti all’interno. “Se fosse successo un’ora più tardi, ci sarebbero stati 60 bambini in attività e altri 120 in piscina. Sarebbe stata una strage”, ha dichiarato Fabio Balzani, presidente della Polisportiva Villa De Sanctis. “Il centro sportivo sembra un campo di battaglia.”
Feriti e ospedali coinvolti
I 36 feriti sono stati distribuiti in nove ospedali romani. Sei di loro sono in condizioni critiche, ricoverati con gravi ustioni e danni respiratori. I due casi più gravi si trovano in prognosi riservata all’ospedale Sant’Eugenio, con ustioni sul 55% e 25% del corpo. Gli altri pazienti hanno riportato ustioni, intossicazioni e traumi da impatto, e sono stati ricoverati presso il Vannini, Casilino, San Giovanni, Pertini, San Carlo, Umberto I e Gemelli Isola.
Un uomo, inoltre, è stato salvato dai Carabinieri mentre si trovava nella sua auto in fiamme, ma versa in gravi condizioni.
Interventi delle autorità
Il questore di Roma, Roberto Massucci, ha confermato che anche alcuni soccorritori sono rimasti coinvolti: “Gli agenti e gli operatori stavano effettuando un intervento quando sono stati investiti dalla deflagrazione.”
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, presente sul luogo dell’incidente, ha dichiarato: “La filiera dello Stato è perfettamente integrata, dalla Presidenza del Consiglio fino alle autorità locali.” Gualtieri ha anche comunicato che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha chiamato per esprimere vicinanza alla città e gratitudine ai soccorritori.
Anche la premier Giorgia Meloni è in costante contatto con le autorità, mentre il Ministro del Lavoro Marina Calderone, il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo e l’Assessora alle Politiche Sociali di Roma Capitale Barbara Funari hanno espresso solidarietà ai feriti e gratitudine ai soccorritori.
Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni
“Desidero esprimere, a nome del Governo e mio personale, un sentito ringraziamento alle Forze dell’Ordine, ai Vigili del Fuoco, alla Polizia Locale di Roma Capitale, agli operatori sanitari e a quelli della Protezione civile, e a tutti coloro che oggi sono intervenuti con tempestività ed efficienza in occasione della grave esplosione che ha colpito la città. Grazie alla prontezza e alla professionalità evidenziati nel primo intervento di messa in sicurezza e chiusura dell’area interessata e alla rapidità dei soccorsi, è stato possibile evitare che questo tragico evento avesse conseguenze ancora più gravi. Il coordinamento immediato tra le diverse unità operative e il coraggio dimostrato testimoniano, ancora una volta, il valore straordinario delle donne e degli uomini che ogni giorno lavorano per garantire la sicurezza, l’incolumità e la salute dei cittadini. A tutti loro va la nostra sincera riconoscenza”.
Monitoraggio ambientale e sicurezza
L’Arpa Lazio ha avviato il monitoraggio dell’aria, in particolare per rilevare la presenza di sostanze tossiche come PCB, IPA e diossine. Sul posto è stato installato un campionatore per verificare i livelli di inquinanti, i cui risultati arriveranno entro 24 ore. Intanto, le autorità hanno invitato i residenti a non aprire le finestre e a evitare l’esposizione diretta all’aria.
Diverse palazzine circostanti hanno subito danni strutturali: vetri in frantumi, infissi divelti e detriti lanciati a distanza. Circa 50 persone sono state evacuate per precauzione.
Il messaggio del Papa
Anche Papa Leone XIV, vescovo della città di Roma, ha espresso solidarietà: “Prego per le persone coinvolte nell’esplosione di un distributore di benzina, avvenuta questa mattina nel quartiere Prenestino Labicano nel cuore della mia Diocesi. Continuo a seguire con apprensione gli sviluppi di questo tragico incidente”, ha scritto su X..
Le indagini sono in corso, mentre le istituzioni e la cittadinanza si stringono attorno alle vittime di questa drammatica giornata.
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