Sacrofano: cittadino moldavo arrestato per tentato omicidio, in casa trovati arma e documenti falsi.

È stato rintracciato nelle prime ore del giorno nella sua abitazione a Sacrofano, che condivideva con la famiglia. Gli agenti del VI Distretto Casilino, dopo un’indagine lampo coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, lo hanno identificato e arrestato per un tentato omicidio avvenuto nei primi giorni di dicembre 2024 a Tor Bella Monaca.

Il tentato omicidio

La vittima è un connazionale dell’arrestato che, dopo una discussione, è stato accoltellato all’addome con ferite che lo hanno messo in pericolo di vita.

Secondo le ricostruzioni della Polizia di Stato, la lite sarebbe nata a seguito di una rapina avvenuta pochi giorni prima in un’area parcheggio della zona Ostiense, spesso frequentata da cittadini rumeni e moldavi in procinto di rientrare nei loro paesi d’origine.

Quando tutto sembrava chiarito, il cittadino moldavo oggi in manette si sarebbe scagliato con violenza efferata contro la vittima nelle strade di Tor Bella Monaca, colpendola con un’arma da taglio.

Le indagini e l’arresto

Gli investigatori del Distretto Casilino hanno ricostruito la scena dell’aggressione nei minimi dettagli, grazie alla raccolta di prove tradizionali, all’uso di telecamere di sorveglianza e all’analisi dei tracciati telefonici.

All’interno dell’abitazione dell’indagato, oltre agli elementi già raccolti, gli agenti hanno scoperto un arsenale criminale ancora più ampio:

• Un’arma completa di munizionamento
• Numerosi documenti falsi per l’espatrio

Per questi motivi, oltre al tentato omicidio, all’uomo sono stati contestati anche i reati di possesso di documenti falsi e detenzione illegale di arma da fuoco.

L’impegno delle forze dell’ordine

L’operazione odierna rappresenta un’ulteriore risposta della Questura di Roma nel presidio del territorio, in particolare nelle zone più critiche come Tor Bella Monaca, dove è necessario un intervento sinergico per garantire decoro e sicurezza ai residenti e agli operatori commerciali.

Solo ieri, nella stessa area, otto persone – perlopiù di origine extracomunitaria – sono state arrestate per spaccio di stupefacenti, evasione e resistenza a pubblico ufficiale.

Presunzione di innocenza

Si ricorda che l’indagato è da ritenersi presunto innocente fino a un definitivo accertamento della sua colpevolezza con sentenza irrevocabile.