Roma, studentessa di 23 anni stuprata da 3 nordafricani davanti alla metro Jonio
Una studentessa di 23 anni denuncia di essere stata aggredita e violentata da tre uomini davanti alla metro Jonio: la Procura apre un’indagine, acquisiti i filmati di sorveglianza mentre i Carabinieri sono a caccia del branco.
Roma, studentessa di 23 anni stuprata da 3 nordafricani davanti alla metro Jonio.
Una notte di violenza inaudita quella vissuta da una studentessa di 23 anni, aggredita e violentata da tre uomini all’uscita della stazione Jonio della linea B1 della metropolitana di Roma, nel quadrante nordorientale della città, tra Val Melaina e Tufello. La giovane, sotto shock, ha sporto denuncia e ora i Carabinieri indagano per ricostruire con precisione la dinamica dell’aggressione e identificare i responsabili.
L’aggressione avvenuta dopo la mezzanotte: “Mi hanno bloccata in due, il terzo mi ha violentata”
Secondo quanto denunciato dalla vittima, la violenza si sarebbe consumata nella notte tra sabato 7 e domenica 8 dicembre, subito dopo la mezzanotte. La ragazza era appena uscita dalla stazione metro Jonio quando, dopo pochi metri, sarebbe stata circondata da tre uomini.
Stando al suo racconto, due aggressori l’avrebbero immobilizzata, trattenendole braccia e movimenti, mentre un terzo l’avrebbe violentata direttamente in strada, in un punto poco illuminato nei pressi dell’ingresso alla metropolitana. Un’aggressione rapidissima e brutale.
Subito dopo, i tre uomini sarebbero fuggiti, dileguandosi nel buio e facendo perdere le proprie tracce.
La corsa in ospedale e la denuncia
Sconvolta e ferita, la 23enne ha trovato la forza di raggiungere da sola il pronto soccorso dell’ospedale Sandro Pertini. È stato il personale sanitario, intorno alle 3 del mattino, a lanciare l’allarme ai carabinieri, dopo che la giovane ha raccontato quanto accaduto e ha formalizzato la denuncia.
I medici hanno attivato immediatamente il protocollo per le violenze sessuali, garantendo assistenza clinica e psicologica.
Indagini della Procura: acquisiti i filmati di videosorveglianza
La Procura di Roma ha subito aperto un fascicolo per violenza sessuale aggravata, affidando le indagini ai carabinieri della compagnia Montesacro e del Nucleo Investigativo.
Gli investigatori stanno passando al setaccio:
- le telecamere della metropolitana;
- i sistemi di videosorveglianza stradale della zona;
- gli spostamenti della ragazza nei minuti precedenti l’aggressione.
L’obiettivo è ricostruire il percorso della giovane, verificare eventuali pedinamenti e soprattutto individuare la fuga dei tre aggressori.
La giovane avrebbe descritto i tre uomini come cittadini nordafricani, ma non sarebbe stata in grado di fornire dettagli su età o caratteristiche fisiche precise, complice lo shock e la velocità dell’aggressione.
Pochi indizi, molte domande: erano anche loro sulla metro?
Al momento restano aperti diversi interrogativi:
- gli aggressori erano saliti sulla metro insieme alla ragazza?
- l’hanno seguita appena uscita dalla stazione?
- oppure si trovavano già nei pressi della fermata, in attesa di una vittima vulnerabile?
Le telecamere potrebbero fornire risposte cruciali, ma allo stato attuale – riferiscono fonti investigative – non ci sono certezze.
Caccia al branco
Le indagini procedono senza sosta. È stata avviata una ricerca capillare nell’area intorno alla stazione Jonio e nei quartieri vicini, noti per essere zone molto frequentate anche nelle ore notturne. Gli investigatori stanno incrociando testimonianze, possibili movimenti sospetti e segnalazioni, mentre la procura mantiene il massimo riserbo.
La priorità è dare un volto ai tre responsabili e impedire che possano colpire di nuovo.
Un episodio che riaccende il tema della sicurezza nelle aree metropolitane
La violenza avvenuta davanti a una fermata della metropolitana – un luogo che dovrebbe garantire sicurezza grazie alla presenza di telecamere, illuminazione e passaggio di persone – riporta al centro dell’attenzione il tema della sicurezza nelle periferie romane.
Comitati di quartiere e residenti della zona di Val Melaina e Tufello da tempo denunciano la presenza di aree poco illuminate e isolate nelle ore serali, fattori che possono favorire episodi criminosi.
La città di Roma si ritrova a fare i conti con un nuovo episodio di violenza sessuale, l’ennesimo che colpisce una donna in un luogo pubblico e quotidiano.
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