Roma, irregolarità dal Vaticano alla periferia: sospensioni per tre locali dopo i controlli della Polizia
Licenze sospese per cinque giorni a un bar, una struttura ricettiva e un locale notturno tra Vaticano e Porta Maggiore. Contestate gravi irregolarità, presenze pericolose e violazioni delle norme di sicurezza.
Roma, irregolarità dal Vaticano alla periferia: sospensioni per tre locali dopo i controlli della Polizia.
Tre contesti differenti, un unico filo conduttore: locali trasformati in punti di degrado, luoghi frequentati da persone pericolose e sedi di gravi violazioni delle norme di sicurezza.
La Polizia di Stato ha colpito un’attività commerciale e una struttura ricettiva nell’area adiacente al Vaticano, oltre a un secondo locale nella zona di Porta Maggiore, disponendo la sospensione delle rispettive licenze per cinque giorni.
Il primo provvedimento ha riguardato un esercizio commerciale situato in Piazza dei Giureconsulti, dove un semplice bar di quartiere era divenuto nel tempo un ritrovo abituale di soggetti con precedenti di polizia.
Durante i controlli, gli agenti della Sezione Polizia Amministrativa del XIII Distretto Aurelio hanno identificato sette persone pregiudicate, tra cui un uomo colpito da un ordine di carcerazione, immediatamente arrestato.

Per il locale è scattata la sospensione della licenza ai sensi dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, misura motivata dal concreto pericolo per la sicurezza del quartiere derivante dalle continue frequentazioni di soggetti pericolosi.
A pochi passi dal Vaticano, gli agenti del Commissariato Borgo hanno scoperto una struttura ricettiva in Via Lucrezio Caro che presentava gravi e sistematiche irregolarità.
Il gestore ometteva da tempo l’obbligatoria comunicazione degli ospiti tramite la piattaforma Alloggiati Web, utilizzando invece un portale privato che non trasmetteva i dati alla Questura.
A questa violazione si sono aggiunte la mancata esposizione dei cartelli antincendio, l’assenza della tabella dei prezzi e un numero superiore di camere e posti letto rispetto all’autorizzazione.
Per il titolare è scattata una consistente sanzione amministrativa e la sospensione della licenza per cinque giorni.

Il terzo intervento ha riguardato un locale situato nell’area di Porta Maggiore, segnalato dai residenti per musica ad alto volume, liti frequenti e disturbo della quiete pubblica.
La sistematicità degli episodi, confermata anche dai controlli effettuati dagli agenti, ha portato all’emissione del decreto di sospensione della licenza da parte del Questore.
Il locale, risultato punto di ritrovo per persone pregiudicate e fonte di degrado per l’area, resterà chiuso per cinque giorni.
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