Roma, blitz interforze nel campo nomadi di via Candoni: scoperta stock house di refurtiva griffata
Operazione congiunta di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale: sequestrati abiti, borse e profumi di lusso provento di furti. Identificate decine di persone, due accompagnate all’Ufficio Immigrazione per l’espulsione.
Roma, blitz interforze nel campo nomadi di via Candoni: scoperta stock house di refurtiva griffata.
Il blitz all’alba nel campo di via Candoni
Una vera e propria “stock house” di refurtiva griffata è stata scoperta all’interno del campo nomadi di via Luigi Candoni, nella periferia sud-ovest di Roma, grazie a un blitz interforze scattato all’alba e coordinato dal Dirigente del Distretto San Paolo.
L’operazione ha visto impegnati in sinergia Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale di Roma Capitale, che hanno cinturato tutti gli accessi al campo e avviato un controllo massivo dei manufatti abusivi e dei veicoli presenti all’interno del perimetro.
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Refurtiva griffata nascosta tra roulotte e baracche
Durante le perquisizioni sono stati rinvenuti abiti, borse, cinture, profumi e accessori di lusso, in parte ben piegati e sistemati, in parte nascosti in trolley e valigie occultati nei meandri del campo.

Un “bottino” di valore, pronto ad alimentare il mercato parallelo, che comprendeva articoli già collegati a episodi di furto denunciati alle forze dell’ordine nelle ultime settimane.
Per gli ulteriori beni non ancora tracciati, la Guardia di Finanza procederà al tracking commerciale per risalire ai negozi e alle catene di distribuzione da cui sono stati sottratti.
Le condizioni dell’insediamento
Il campo di via Candoni, esteso su diversi ettari di terreno occupato abusivamente, è costituito da tende, roulotte e baracche adibite ad abitazione, spesso teatro di attività illecite.
Secondo gli inquirenti, gli insediamenti di questo tipo vengono frequentemente utilizzati come basi logistiche per lo stoccaggio e lo smistamento della refurtiva, diventando veri e propri hub della criminalità predatoria a danno dei cittadini e delle attività commerciali della Capitale.
Identificazioni e provvedimenti
Nel corso dell’operazione, le forze dell’ordine hanno identificato decine di persone, molte delle quali con precedenti per reati contro il patrimonio.
Due cittadini bosniaci, risultati irregolari sul territorio nazionale, sono stati accompagnati all’Ufficio Immigrazione della Questura per la definizione della loro posizione e la valutazione dei presupposti per una possibile espulsione con rimpatrio.
Sequestri e restituzione ai legittimi proprietari
La refurtiva tracciata è stata messa sotto sequestro e trasferita nei depositi giudiziari, da dove verrà restituita ai legittimi proprietari.
Gli oggetti non ancora associati a denunce specifiche restano invece disponibili per il riconoscimento da parte delle vittime. Chi ritiene di aver subito un furto può recarsi presso l’XI Distretto San Paolo, in via Portuense 183, munito di denuncia e documentazione fotografica.
Strategia di controllo del territorio
Il blitz odierno si inserisce in una più ampia strategia della Questura di Roma, che negli ultimi mesi ha intensificato le attività di controllo nelle periferie della Capitale, con particolare attenzione agli insediamenti abusivi.
Secondo le autorità, questi luoghi spesso fungono da ricettacoli di criminalità predatoria, non solo come depositi di refurtiva, ma anche come centri di smistamento funzionali ad alimentare mercati paralleli illegali.
Il messaggio delle istituzioni è chiaro: contrastare il degrado urbano e i fenomeni criminali con operazioni capillari e coordinate, in grado di restituire sicurezza e legalità ai quartieri di Roma.
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