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Roma al centro della diplomazia globale: visita del vicepresidente USA e nuovi negoziati sul nucleare iraniano.

Viabilità modificata, zone blindate e incontri istituzionali: Roma al centro della diplomazia internazionale tra la visita del vicepresidente USA Vance e i delicati colloqui sul nucleare con l’Iran.

Roma al centro della diplomazia globale: visita del vicepresidente USA e nuovi negoziati sul nucleare iraniano.

Viabilità modificata, zone blindate e incontri istituzionali: Roma al centro della diplomazia internazionale tra la visita del vicepresidente USA Vance e i delicati colloqui sul nucleare con l’Iran.

Dal 18 al 20 aprile la Capitale sarà teatro di due eventi internazionali di rilievo: la visita ufficiale del vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, e il secondo round dei negoziati indiretti tra Washington e Teheran sul programma nucleare. Due appuntamenti che renderanno Roma, nel weekend di Pasqua, uno snodo cruciale della diplomazia globale, con inevitabili ripercussioni sulla viabilità cittadina e un piano di sicurezza rafforzato.

Le modifiche alla mobilità e le zone coinvolte

L’arrivo di Vance, atteso per la mattina di venerdì 18 aprile all’aeroporto di Ciampino, comporterà modifiche alla circolazione, divieti temporanei e deviazioni dei mezzi pubblici. Già da oggi sono scattati i primi divieti di sosta in alcune zone della città, in particolare nel quartiere Parioli, dove si trova Villa Taverna, residenza dell’ambasciatore Usa e sede del soggiorno del vicepresidente.

In viale Rossini è stata istituita una zona di sicurezza, con presidi delle forze dell’ordine e varchi transennati. Deviate anche alcune linee del trasporto pubblico.

L’agenda di Vance e l’incontro con Meloni

Accompagnato dalla moglie Usha, J.D. Vance avrà diversi appuntamenti istituzionali nei tre giorni di permanenza a Roma. La Casa Bianca ha confermato un incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni (di ritorno dall’incontro con Donald Trump alla Casa Bianca), previsto a Palazzo Chigi nella giornata di venerdì. In calendario anche un faccia a faccia con il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano. Come da prassi per visite di questo livello, l’agenda resta in gran parte blindata. Previsti però anche momenti di visita alle bellezze artistiche della Capitale, a partire dal Colosseo.

Il piano di sicurezza predisposto per la visita prevede zone no-fly, tiratori scelti, bonifiche e filtraggi con metal detector. Misure necessarie anche alla luce del secondo appuntamento in agenda nella Capitale.

Roma ospita i nuovi colloqui tra USA e Iran

Sabato 19 aprile invece, si terrà il secondo round dei negoziati indiretti tra l’inviato americano Steve Witkoff e il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. Dopo giorni di incertezza, è arrivata la conferma: i colloqui si terranno a Roma, con ogni probabilità presso l’ambasciata dell’Oman, su iniziativa del governo omanita che svolge il ruolo di mediatore tra le parti. La decisione di mantenere il negoziato in Italia, nonostante le riserve iniziali di Teheran per la coincidenza con la presenza di Vance, è stata ufficializzata dalla tv di Stato iraniana.

Il primo round, tenutosi una settimana fa a Muscat, si era concluso senza progressi significativi, malgrado un brevissimo contatto diretto tra le delegazioni. Le posizioni restano distanti, soprattutto sul tema dell’arricchimento dell’uranio: per Araghchi «non è negoziabile», mentre Witkoff, in un’intervista a Fox News, ha ribadito l’obiettivo statunitense di impedire che l’Iran possa dotarsi dell’arma nucleare.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sottolineato il ruolo dell’Italia come garante della neutralità del tavolo: «L’Italia vuole semplicemente essere un ponte di pace, non abbiamo ambizioni di nessun tipo».

Una Capitale sotto i riflettori

Due eventi di primo piano, dunque, in un fine settimana già carico per la coincidenza con le festività pasquali. Roma si prepara ad accogliere le delegazioni, rafforzando ogni misura utile a garantire ordine pubblico e sicurezza. I cittadini, intanto, dovranno fare i conti con strade chiuse, rallentamenti e deviazioni, mentre la Capitale torna al centro della scena internazionale.

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