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Papa Leone XIV: pace, unità e vocazioni nel primo Regina Coeli del pontificato.

Una folla oceanica  ha accolto con entusiasmo il nuovo pontefice in Piazza San Pietro. Il suo primo messaggio al mondo è stato un accorato appello per la pace globale e per una Chiesa rinnovata nella fede e nella speranza.

Papa Leone XIV: pace, unità e vocazioni nel primo Regina Coeli del pontificato.

Una folla oceanica  ha accolto con entusiasmo il nuovo pontefice in Piazza San Pietro. Il suo primo messaggio al mondo è stato un accorato appello per la pace globale e per una Chiesa rinnovata nella fede e nella speranza.

 Un boato ha salutato il suo affaccio dalla Loggia delle Benedizioni: alle 12 in punto, domenica 11 maggio, Papa Leone XIV si è presentato al mondo per recitare il suo primo Regina Coeli. La piazza era gremita: oltre 150mila i fedeli radunatisi fin dalle prime ore del mattino, tra bandiere, canti e volti emozionati. È stata una celebrazione intensa, segnata da parole forti, gesti simbolici e la musica festosa delle bande giunte per il Giubileo degli Spettacoli popolari.

Un inizio nel segno della pace

Il primo Regina Coeli di Papa Leone XIV – al secolo Robert Francis Prevost, 267esimo Pontefice della Chiesa cattolica – è stato attraversato da un filo rosso: la pace. «Mai più la guerra», ha invocato più volte, rilanciando l’appello già pronunciato da San Giovanni Paolo II e da Paolo VI. Le sue parole hanno abbracciato le crisi che dilaniano il pianeta: «Cessi immediatamente il fuoco su Gaza. Si presti soccorso alla stremata popolazione civile. Siano liberati tutti gli ostaggi. Si giunga a una pace giusta in Ucraina. E sia pace anche in Kashmir». Ha poi aggiunto: «Nel mondo è in atto una terza guerra mondiale a pezzi», riprendendo l’espressione cara a Papa Francesco.

La messa sulla tomba di Pietro e la riapertura dell’appartamento papale

La giornata del nuovo Papa è iniziata all’alba, con una celebrazione privata nelle Grotte Vaticane, presso la tomba dell’Apostolo Pietro. Al termine della messa, concelebrata con il priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino, Padre Alejandro Moral Anton, Leone XIV si è fermato in preghiera presso le tombe dei suoi predecessori. Un gesto di continuità e raccoglimento.

Subito dopo il Regina Coeli, Leone XIV ha ufficialmente riaperto l’appartamento papale nel Palazzo Apostolico, i cui sigilli erano stati apposti il 21 aprile scorso, dopo la morte di Papa Francesco. Alla cerimonia erano presenti i massimi vertici della Curia Romana, a sottolineare la solennità del momento.

Appello alle vocazioni: «Giovani, non abbiate paura»

Nel cuore del messaggio del Pontefice c’è anche la speranza per una Chiesa rinnovata grazie alle nuove generazioni. «La Chiesa ha bisogno di vocazioni», ha detto, citando ancora Giovanni Paolo II: «Giovani, non abbiate paura». Parole che hanno risuonato con forza in una giornata in cui si celebrava anche la Domenica del Buon Pastore e la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.

Un possibile primo viaggio in Turchia

Intanto, cominciano a circolare ipotesi sul primo viaggio internazionale del nuovo Pontefice. La data del 24 maggio è cerchiata in rosso sul calendario vaticano: in quel giorno, nella città turca di İznik (l’antica Nicea), si celebreranno i 1700 anni dal primo Concilio ecumenico della Chiesa cristiana. Papa Francesco aveva espresso il desiderio di partecipare all’evento accanto al Patriarca ecumenico Bartolomeo. Ora tocca a Leone XIV decidere se confermare quella storica presenza.

Accoglienza politica e diplomatica

Il messaggio di pace di Papa Leone XIV è stato accolto con favore anche in ambito politico. Marine Le Pen ha dichiarato: «Parole di speranza e rassicuranti, da sottoscrivere». Al suo fianco Matteo Salvini ha aggiunto: «Il Regina Coeli è stato qualcosa di prezioso». Entrambi hanno presenziato in piazza San Pietro, accedendo attraverso l’ingresso riservato alle autorità.

Dal fronte diplomatico, è stato confermato che il presidente israeliano Isaac Herzog parteciperà alla cerimonia di intronizzazione del nuovo Papa prevista per la prossima settimana. Un segnale importante anche nel contesto delle relazioni tra Israele e Santa Sede, mentre in piazza San Pietro sventolavano bandiere israeliane legate a quelle vaticane, portate dai membri dell’associazione “Ricordiamo insieme”.

Atmosfera di festa e attesa globale

La giornata ha assunto il tono di una grande festa popolare e spirituale. Le bande musicali di 31 Paesi si sono esibite nelle piazze di Roma e si sono raccolte infine a San Pietro per omaggiare il nuovo Pontefice. I maxischermi hanno trasmesso in diretta ogni momento. Imponenti le misure di sicurezza, con oltre 5.000 agenti impegnati a garantire l’accesso in sicurezza.

Tra i messaggi più sentiti di Leone XIV, anche il saluto alle mamme nel giorno della loro festa: «Buona festa a tutte le mamme», ha detto al termine della preghiera mariana. E ha ringraziato i pellegrini e le bande: «Allietano la festa di Cristo Buon Pastore: è lui che guida la Chiesa».

Uno stile sobrio, un messaggio potente

Papa Leone XIV ha scelto uno stile essenziale ma carico di significato. Il drappo rosso steso sulla Loggia, privo ancora del suo stemma personale, ha fatto da sfondo a parole che mirano a unire.

Con un forte richiamo alla responsabilità globale, un’attenzione speciale ai giovani e alla memoria storica, Leone XIV ha mostrato fin dal primo giorno di voler essere una guida spirituale in un tempo fragile e ferito, portando avanti l’eredità dei suoi predecessori con uno sguardo nuovo sul mondo.

 

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