Maxi furto nella notte nel cuore di Roma: colpo alla boutique Louis Vuitton, bottino da centinaia di migliaia di euro.
Roma, maxi furto nella boutique Louis Vuitton in via Mario de’ Fiori: tre ladri con volto coperto sfondano la vetrata con un’auto e fuggono con decine di borse di lusso.
Maxi furto nella notte nel cuore di Roma: colpo alla boutique Louis Vuitton, bottino da centinaia di migliaia di euro.
Un’azione fulminea, studiata nei minimi dettagli e portata a termine in pieno centro storico, a pochi passi da piazza di Spagna. È qui che, nella notte tra domenica e lunedì, tre uomini con il volto coperto hanno sfondato la vetrata del magazzino Louis Vuitton di via Mario de’ Fiori, all’angolo con via Condotti, portando via decine di articoli di lusso. Il bottino, composto perlopiù da borse e accessori in pelle, non è ancora stato quantificato ma, secondo le prime stime, potrebbe ammontare a diverse centinaia di migliaia di euro.
Il colpo nella notte: un’auto come ariete
L’allarme è scattato poco prima delle 2. Secondo una prima ricostruzione, i ladri, a bordo di un’Alfa Romeo Stelvio di colore nero, si sarebbero lanciati contro la vetrata principale della boutique, infrangendola completamente. Dopo aver sfondato anche la serranda metallica, probabilmente con l’ausilio di una fiamma ossidrica, i tre sono riusciti a introdursi nei locali interni. Con torce in mano, hanno rapidamente afferrato un gran numero di articoli di pelletteria, per poi darsi alla fuga prima dell’arrivo delle pattuglie.
L’azione, durata solo pochi minuti, ha mostrato una tale precisione che gli investigatori sospettano una pianificazione accurata e un sopralluogo precedente del punto vendita. Il luogo scelto, via Mario de’ Fiori – traversa laterale della più sorvegliata via dei Condotti – avrebbe garantito ai ladri una via di fuga più agevole e un minor rischio di essere intercettati durante l’azione.
L’intervento della polizia e i rilievi della Scientifica
Le forze dell’ordine sono giunte sul posto immediatamente dopo l’attivazione dell’allarme. Gli agenti del commissariato Ponte Milvio, insieme alla Polizia Scientifica, hanno delimitato l’area e iniziato i rilievi. I tecnici hanno analizzato la vetrata infranta, la serranda danneggiata e i punti di accesso, raccogliendo tracce e campioni di materiale utili alle indagini.
Le telecamere di sorveglianza della zona, comprese quelle degli esercizi commerciali adiacenti, sono ora al vaglio degli investigatori, che contano di ricavare immagini chiare dei movimenti del commando, della targa del veicolo e della direzione di fuga.
Bottino ancora da quantificare
Il personale della boutique sta collaborando con le forze dell’ordine per completare l’inventario dei prodotti sottratti. Le prime valutazioni parlano di circa ottanta articoli mancanti, tra borse, valigie e accessori in pelle di altissimo valore. Si tratta di modelli iconici del marchio Louis Vuitton, particolarmente richiesti sul mercato del lusso parallelo.
Secondo gli inquirenti, il colpo potrebbe essere stato commissionato da una rete di ricettazione specializzata, capace di smistare la merce rubata sia in Italia che all’estero, attraverso canali di rivendita online o mercati clandestini.
Un colpo che riaccende il tema sicurezza nel centro di Roma
L’episodio ha riportato all’attenzione il problema della sicurezza nel “Tridente”, l’area dello shopping di lusso più esclusiva della capitale. Non è la prima volta, infatti, che boutique prestigiose vengono prese di mira da bande organizzate.
Solo la scorsa estate, nella notte dell’8 agosto, un furto analogo colpì lo store Valentino in piazza Mignanelli, dove vennero sottratte trenta borse. Nello stesso quadrante, episodi simili avevano già interessato, nel 2024, le boutique di Fendi e Bulgari: in quest’ultimo caso, i ladri avevano scavato un tunnel dai sotterranei per accedere ai locali, portando via gioielli per un valore di mezzo milione di euro.
Il raid contro Louis Vuitton rappresenta l’ennesima escalation di audacia ai danni dei brand del lusso. La scelta di utilizzare un’auto come ariete, unita all’efficacia dell’operazione, fa pensare a un gruppo esperto, forse già responsabile di altri colpi simili.
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