Ladispoli, blitz della Polizia in un B&B: arrestato 44enne latitante con pistola rubata e 600 grammi di cocaina
Si nascondeva sotto falso nome insieme alla compagna in un B&B isolato della campagna ladispolense. La Polizia di Stato ha scoperto nel loro rifugio una pistola semiautomatica rubata e un ingente quantitativo di cocaina destinata allo spaccio
Ladispoli, blitz della Polizia in un B&B: arrestato 44enne latitante con pistola rubata e 600 grammi di cocaina
Si era rifugiato in un B&B sperduto nella campagna ladispolense, registrandosi sotto falsa identità per sfuggire alle indagini dopo una sanguinosa lite avvenuta lo scorso settembre nel quartiere Massimina, alla periferia di Roma. Il suo tentativo di nascondersi, però, è durato poco. Grazie a una mirata attività investigativa, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Ladispoli sono riusciti a localizzare e arrestare un 44enne romano già noto alle forze dell’ordine, insieme alla compagna, che lo aveva seguito nella fuga.
Il blitz nel rifugio: armi e droga nascoste nel muro
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia, sono partite subito dopo l’episodio di violenza avvenuto nel quartiere Massimina, nel corso del quale l’uomo era rimasto coinvolto in una lite degenerata in aggressione. Da quel momento, del 44enne si erano perse le tracce. Gli investigatori, dopo giorni di appostamenti e riscontri, hanno concentrato i sospetti su una struttura ricettiva isolata nell’entroterra di Ladispoli.
Una volta ottenuta la conferma della presenza della coppia, è scattato il blitz operativo. Quando gli agenti hanno fatto irruzione nella stanza, hanno notato subito un asciugamano posizionato in modo anomalo sul davanzale della finestra. Dietro quel dettaglio apparentemente innocuo si nascondeva una cavità nel muro, dove erano occultati:
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una pistola semiautomatica con caricatore rifornito, risultata rubata dieci anni fa;
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oltre 600 grammi di cocaina, confezionata e pronta per la suddivisione in dosi da destinare allo spaccio.
Un vero e proprio arsenale nascosto con la “riserva” di droga, simbolo di una latitanza ben pianificata ma durata poco grazie all’intervento della Polizia.
Falsa identità e complicità della compagna
Dagli accertamenti successivi è emerso che il 44enne si era registrato presso la struttura utilizzando i dati di un familiare, per evitare di essere rintracciato. Anche la compagna, che aveva deciso di seguirlo durante la fuga, risiedeva nel B&B sotto falso nome. L’uomo è ritenuto coinvolto a pieno titolo nella lite avvenuta nel quartiere Massimina a fine settembre, un episodio ancora al vaglio degli inquirenti per chiarirne i contorni e le responsabilità.
L’arresto e le accuse
Ricostruita la dinamica e raccolti gli elementi probatori, per la coppia è scattato l’arresto immediato con l’accusa di:
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detenzione abusiva di armi,
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ricettazione,
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detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP), accogliendo la richiesta della Procura, ha convalidato gli arresti e disposto per entrambi la custodia cautelare in carcere.
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