La cucina italiana protagonista nel mondo: presentata la decima edizione dedicata a salute, innovazione e cultura del cibo.
La decima edizione celebra il legame tra cucina, salute, cultura e innovazione, puntando sulla candidatura UNESCO e sul ruolo del cibo come strumento di cooperazione internazionale.
La cucina italiana protagonista nel mondo: presentata la decima edizione dedicata a salute, innovazione e cultura del cibo.
Presentata a Villa Madama la decima edizione
Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, presenterà il 28 novembre a Villa Madama la decima edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, un appuntamento ormai consolidato della diplomazia culturale italiana. L’iniziativa di quest’anno mette al centro il rapporto tra cucina, salute, cultura e innovazione, temi che rappresentano il cuore pulsante dell’evoluzione gastronomica italiana.
Un’edizione dedicata a salute, cultura e innovazione
Il tema 2024, “La cucina italiana tra salute, cultura e innovazione”, riflette la volontà di promuovere la cucina italiana non solo come tradizione gastronomica, ma come modello alimentare salutare, sostenibile e in continua evoluzione.
L’obiettivo è triplice:
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sostenere la candidatura della cucina italiana a Patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO;
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valorizzare un modello alimentare riconosciuto per equilibrio e qualità;
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evidenziare come la filiera agroalimentare italiana sia un laboratorio di innovazione, dalla produzione al riciclo.
Un potente strumento di soft power
Tajani ha ricordato come, grazie a oltre 11.000 iniziative in più di 100 Paesi, la Settimana della Cucina Italiana si sia affermata come un vero esempio di soft power.
Secondo il Ministro, l’evento rappresenta un tassello centrale della diplomazia della crescita, strategia con cui la Farnesina sostiene imprese e filiere italiane all’estero, a partire da quella agroalimentare.
Tutela delle eccellenze italiane nel mondo
Nel suo intervento, Tajani ha ribadito l’impegno del Ministero nel proteggere le eccellenze italiane. Ciò comprende:
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la difesa delle Indicazioni Geografiche;
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lo sforzo per evitare dazi su vini e formaggi;
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il contrasto al fenomeno dell’Italian sounding;
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la revisione di misure che penalizzano prodotti simbolo, come la pasta.
Il Ministro ha sottolineato che «non c’è ambito in cui la Farnesina non sia al fianco delle imprese».
Esportazioni in crescita costante
Il comparto agroalimentare continua a rivelarsi uno dei pilastri dell’economia nazionale. Nel 2024 l’export ha raggiunto il valore record di 67,5 miliardi di euro, con un incremento dell’8,3% rispetto al 2023, arrivando a rappresentare quasi l’11% del totale delle esportazioni italiane. Una conferma del ruolo strategico del Made in Italy nel mondo.
Cibo come strumento di solidarietà e cooperazione
Accanto alla sua dimensione culturale ed economica, la Settimana della Cucina Italiana vuole valorizzare anche la funzione del cibo come ponte tra i popoli, strumento di cooperazione, dialogo e sicurezza alimentare.
In questa prospettiva si inseriscono due iniziative umanitarie sostenute dal Governo italiano:
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“Food for Gaza”, per portare aiuti alla popolazione civile palestinese;
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“Italy for Sudan”, che prevede nuovi interventi umanitari a favore delle comunità colpite dalla crisi nel Paese africano.
Il cibo come motore di pace
Nelle parole del Ministro Tajani, il cibo non è solo cultura ed economia, ma anche pace e solidarietà.
«La cucina rappresenta uno strumento con cui il nostro Paese e le nostre imprese possono offrire un sostegno concreto ai Paesi più esposti alla crisi alimentare, contribuendo al miglioramento delle condizioni di vita delle comunità locali», ha affermato, ribadendo la visione della diplomazia italiana come ponte tra sviluppo, tutela delle tradizioni e cooperazione internazionale.
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