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Giubileo dei Giovani 2025: oltre un milione a Tor Vergata per Papa Leone XIV. Pace, fragilità e speranza i temi al centro dell’incontro mondiale

Un bagno di folla per il primo grande evento di Papa Leone XIV. Dall’eredità spirituale di Giovanni Paolo II al messaggio di inquietudine e fragilità di Papa Francesco, fino all’appuntamento con la GMG 2027 a Seoul. Meloni: “Orgogliosi di un evento che ha dato lustro all’Italia”.

Giubileo dei Giovani 2025: Tor Vergata abbraccia Papa Leone XIV e sogna un mondo di pace

ROMA – Una Roma affollata, colorata, entusiasta. Un milione di giovani da tutto il mondo si è riunito sulla spianata di Tor Vergata per concludere con Papa Leone XIV il Giubileo dei Giovani 2025, un evento che per numeri, intensità e simbolismo ha assunto a tutti gli effetti il valore di una Giornata Mondiale della Gioventù. La celebrazione si è svolta domenica mattina, in un clima di preghiera, musica, commozione e speranza, con la presenza di oltre 20 cardinali, 450 vescovi e 7.000 sacerdoti, in una delle liturgie più partecipate degli ultimi anni.

Il Giubileo è stato il primo grande evento di Papa Leone da quando è stato eletto Pontefice. Una vera e propria festa della fede e dell’amicizia tra i popoli, che ha invaso pacificamente Roma, riempiendo le sue piazze, le sue chiese e le sue strade con l’entusiasmo della generazione under 30.

Giubileo dei Giovani 2025: oltre un milione a Tor Vergata per Papa Leone XIV. Pace, fragilità e speranza i temi al centro dell’incontro mondiale.

“Non siamo malati, siamo vivi”: l’eco del messaggio di Papa Francesco

Nel corso delle celebrazioni, Papa Leone XIV ha più volte ricordato Giovanni Paolo II, che proprio a Tor Vergata, venticinque anni fa, nel 2000, celebrò la storica Gmg del Grande Giubileo. Ma ha anche rilanciato un messaggio centrale del suo predecessore Papa Francesco, pronunciato nell’agosto 2023:

“Non allarmiamoci se ci scopriamo interiormente assetati, inquieti, incompleti, desiderosi di senso e di futuro. Non siamo malati, siamo vivi!”

Papa Leone ha voluto sottolineare come l’inquietudine giovanile non sia un limite, ma un segno di vitalità, un appello alla ricerca di significato autentico. Ha invitato i ragazzi a non colmare la loro sete con surrogati inefficaci, ma a riscoprire la bellezza del dubbio, della fragilità e del cammino.

“La fragilità – ha detto – non è un difetto da nascondere, ma parte della meraviglia che siamo.”

Un’esortazione che ha toccato il cuore di moltissimi giovani, visibilmente commossi da un Pontefice capace di parlare linguaggio semplice, diretto e profondo.

Giubileo dei Giovani 2025: oltre un milione a Tor Vergata per Papa Leone XIV. Pace, fragilità e speranza i temi al centro dell’incontro mondiale.

Un legame generazionale che attraversa i pontificati

Il Giubileo dei Giovani ha mostrato chiaramente come il legame tra i giovani e il Papa di Roma sia ormai un elemento consolidato, al di là delle figure specifiche e delle personalità dei diversi Pontefici.

Da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI, da Francesco fino a Leone XIV, i giovani hanno continuato a guardare con fiducia a uomini vestiti di bianco che vanno controcorrente, parlando di pace in tempi di guerra, di speranza in un mondo diffidente, di sogni quando domina la rassegnazione.

Lo ha sottolineato lo stesso Leone:

“Siate contagiosi con la vostra fede, con il vostro entusiasmo. L’amicizia che vivete tra voi può cambiare il mondo.”

Numeri record e macchina organizzativa senza precedenti

L’evento ha visto numeri imponenti. Secondo il Prefetto di Roma Lamberto Giannini, oltre un milione di giovani ha partecipato al Giubileo, riempiendo Tor Vergata come non accadeva da decenni. Alla sicurezza hanno contribuito più di 10.000 tra agenti delle Forze dell’Ordine e volontari, coordinati dalla Presidenza del Consiglio.

Il capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano, ha reso noto che:

  • Sono stati assistiti quasi 1.500 pellegrini disabili;
  • 42.000 pellegrini sono stati accolti in 400 strutture tra scuole, parrocchie e alloggi di emergenza;
  • Tutto è stato coordinato con “precisione chirurgica”, secondo lo “stile Giubileo”.

Meloni: “Un evento storico che ha dato lustro all’Italia”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso profonda soddisfazione per il successo dell’iniziativa:

Grazie al Giubileo dei Giovani, Roma ha vissuto giornate straordinarie, impregnate di fede, gioia e speranza. Ricorderemo per molto tempo l’emozionante veglia di ieri sera sulla spianata di Tor Vergata, con oltre un milione di giovani arrivati da tutto il mondo per ascoltare il Santo Padre e pregare insieme a lui.

“Aspirate a cose grandi. Non accontentavi di meno”, ha detto Papa Leone XIV nella messa conclusiva di oggi. Parole potenti, che rimarranno impresse nella memoria di tantissimi e di cui tutti noi faremo tesoro.

Sono state giornate storiche, e siamo fieri del contributo che il Governo ha dato per la buona riuscita dell’evento, attraverso quel “metodo Giubileo” che abbiamo incardinato a Palazzo Chigi all’indomani del nostro insediamento e che ha consentito di coordinare al meglio in questi anni l’imponente macchina organizzativa.

Voglio ringraziare tutti coloro che hanno fatto la propria parte, con professionalità e passione, dando lustro alla nostra Nazione e contribuendo al successo globale dell’evento.

Il mio ringraziamento particolare va a tutti i volontari, gli operatori, le Forze dell’Ordine che – in stretta sinergia con le Amministrazioni coinvolte e sotto la regia della Presidenza del Consiglio – hanno garantito la sicurezza e assicurato ai pellegrini l’assistenza di cui avevano bisogno.

Il Governo continuerà a lavorare, con la medesima dedizione e determinazione, per assicurare la riuscita dei prossimi eventi giubilari.

Meloni ha voluto ringraziare le Forze dell’Ordine, i volontari, gli operatori e tutti i cittadini che hanno reso possibile il buon esito del Giubileo, sottolineando che il Governo continuerà a lavorare per la riuscita dei prossimi eventi giubilari.

Giubileo dei Giovani 2025: oltre un milione a Tor Vergata per Papa Leone XIV. Pace, fragilità e speranza i temi al centro dell’incontro mondiale.

Il messaggio universale della pace: “Siamo con i giovani di Gaza, dell’Ucraina e di ogni terra ferita”

Uno dei passaggi più forti del discorso conclusivo di Papa Leone è stato l’appello alla pace:

“Siamo più vicini che mai ai giovani che soffrono i mali più gravi, causati da altri esseri umani. Siamo con i giovani di Gaza, dell’Ucraina, di ogni terra insanguinata dalla guerra.”

Un messaggio che ha attraversato la spianata di Tor Vergata come un vento di commozione e determinazione. Il Papa ha ribadito che la pace è possibile, basta volerla, e che il dialogo deve sostituire le armi. Ha definito i giovani “segno che un mondo diverso è possibile”, costruito sulla fraternità, sull’amicizia e sulla condivisione.

Prossimo appuntamento: GMG a Seoul, Corea del Sud (3-8 agosto 2027)

Il Pontefice ha poi dato appuntamento ai giovani di tutto il mondo a Seoul, capitale della Corea del Sud, dove si terrà la prossima Giornata Mondiale della Gioventù dal 3 all’8 agosto 2027. Una scelta simbolica e strategica, per portare il messaggio della Chiesa in Estremo Oriente, nel cuore di una regione geopoliticamente sensibile.

“Portate con voi il fuoco di questi giorni. Portate la pace, la speranza, l’amicizia. Contagiate il mondo!”

Una generazione inquieta ma viva

Il Giubileo dei Giovani 2025 si chiude con un segno potente: una gioventù fragile ma viva, inquieta ma propositiva, assetata ma desiderosa di risposte autentiche. Le parole di Leone XIV – tra emozione, fermezza e amore paterno – resteranno impresse nei cuori dei presenti, e forse anche di chi osserva da lontano, in silenzio, questo miracolo generazionale che si ripete ogni volta che i giovani incontrano la fede.

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