Giallo di Villa Pamphili, identificata la madre trovata morta con la figlia: si indaga su un uomo visto con loro.
Il corpo della donna era rimasto senza nome per giorni. La piccola, di appena sei mesi, è stata strangolata. Testimoni riferiscono di un uomo con carnagione olivastra che viveva in tenda con loro. Si cerca il killer tra mense e associazioni umanitarie.
Giallo di Villa Pamphili, identificata la madre trovata morta con la figlia: si indaga su un uomo visto con loro.
Il corpo della donna era rimasto senza nome per giorni. La piccola, di appena sei mesi, è stata strangolata. Testimoni riferiscono di un uomo con carnagione olivastra che viveva in tenda con loro. Si cerca il killer tra mense e associazioni umanitarie.
Dopo giorni di mistero, è stata identificata la donna trovata senza vita sabato scorso nel parco romano di Villa Pamphili, accanto a quella che il test del DNA ha confermato essere sua figlia, una bambina di appena sei mesi. Un duplice ritrovamento che ha sconvolto Roma e che ora prende una nuova direzione investigativa grazie a una testimone chiave: una giardiniera comunale ha raccontato di averle viste accompagnate da un uomo, con cui condividevano una tenda accampata tra gli oleandri, dieci giorni prima del tragico ritrovamento.
Il ritrovamento e i risultati dell’autopsia
Il corpo della donna, una trentenne dai capelli biondi, alta circa un metro e 64 per 58 chili, è stato trovato sabato sera, verso le 19.30, nascosto tra gli arbusti e coperto da un sacco, vicino alla cancellata su via Leone XIII. Era nuda, in avanzato stato di decomposizione, e secondo gli esami era morta da almeno cinque giorni, forse anche una settimana.
La figlia, invece, è stata trovata circa tre ore prima, a duecento metri di distanza, verso il cuore del parco. Era morta da appena uno o due giorni, con chiari segni di strangolamento e lividi compatibili con una recente malnutrizione. L’autopsia ha confermato che la madre la stava ancora allattando, ma la piccola, al momento del decesso, aveva lo stomaco completamente vuoto. Un dettaglio che confermerebbe che dopo la morte della donna la bambina sarebbe rimasta viva e sola per diversi giorni, affidata — probabilmente — all’uomo visto con loro.
Un mistero che si complica
Per giorni, l’identificazione della donna è stata complicata dal fatto che non risultava segnalata come scomparsa, né in Italia né all’estero. Nessuna traccia nei database delle forze dell’ordine, né in quelli sanitari. La svolta è arrivata dalla diffusione delle immagini dei suoi tatuaggi, che ha spinto alcuni testimoni a farsi avanti.
Tra questi, una giardiniera del Comune di Roma, che ha raccontato agli inquirenti di aver visto la madre con la bambina e un uomo dalla carnagione olivastra circa dieci giorni prima del ritrovamento. “Dormivano in una tenda vicino agli oleandri, lungo il perimetro del parco. Non parlavano italiano. Quando li ho avvicinati per invitarli ad andarsene, mi hanno risposto in inglese”, ha dichiarato la donna agli investigatori.
La pista della tenda e il lavoro delle associazioni
Gli inquirenti hanno sequestrato i resti della tenda, compatibile con quelle distribuite da associazioni umanitarie ai senza fissa dimora. Questo dettaglio apre un’altra via investigativa: chi riceve quel tipo di tenda, infatti, deve presentare almeno un documento identificativo per la registrazione da parte dei volontari. La polizia sta ora vagliando i registri delle ONG e controllando mense per poveri e dormitori alla ricerca dell’uomo descritto dalla testimone.
Una madre forse morta per cause naturali
Per quanto riguarda la donna, non sono emersi segni di violenza sul corpo. I test per droga e overdose sono risultati negativi, così come l’ipotesi di soffocamento. Gli esami istologici sono ancora in corso, ma gli inquirenti non escludono una morte naturale, forse improvvisa. Resta però inspiegabile perché, una volta deceduta la madre, la bambina non sia stata soccorsa, ma anzi sia stata uccisa brutalmente dopo giorni di abbandono.
Le domande ancora aperte
Se la donna è morta per cause naturali, perché il suo corpo è stato nascosto tra le siepi? E soprattutto, perché l’assassino della bambina è tornato nella zona per lasciarla a pochi metri di distanza? Se voleva disfarsi del corpo della piccola, perché riportarlo nello stesso punto? Chi è l’uomo che era con loro? Perché è sparito senza chiedere aiuto?
Tutte domande che ora, dopo l’identificazione della madre, potrebbero trovare una risposta. Gli investigatori parlano di “importanti sviluppi” nelle prossime ore. Intanto, il cerchio attorno al presunto assassino sembra stringersi. E la città attende di conoscere la verità su una delle vicende più tragiche e inquietanti degli ultimi anni.
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