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Conclave, seconda fumata nera: ancora nessun accordo sul nuovo Papa.

Proseguono le votazioni nella Cappella Sistina: anche stamattina i cardinali non hanno raggiunto la maggioranza necessaria. Nuove fumate previste nel pomeriggio. In migliaia pregano nelle basiliche romane e a San Pietro.

Conclave, seconda fumata nera: ancora nessun accordo sul nuovo Papa.

Proseguono le votazioni nella Cappella Sistina: anche stamattina i cardinali non hanno raggiunto la maggioranza necessaria. Nuove fumate previste nel pomeriggio. In migliaia pregano nelle basiliche romane e a San Pietro.

Roma – Si è conclusa con una seconda fumata nera, alle 11.51, la sessione mattutina del secondo giorno di Conclave. I 133 cardinali elettori, riuniti nella Cappella Sistina dal pomeriggio di ieri, non sono ancora riusciti a raggiungere il quorum dei due terzi per eleggere il nuovo Pontefice. Le due votazioni odierne, la seconda e la terza da inizio Conclave, non hanno prodotto l’intesa necessaria.

Dopo la fumata, i cardinali hanno fatto ritorno a Casa Santa Marta per il pranzo. Il programma prevede il rientro al Palazzo Apostolico alle 15.45, e un nuovo ingresso nella Sistina alle 16.30. A quel punto si terranno altre due votazioni. Se una di esse porterà all’elezione del Papa, la fumata bianca potrebbe arrivare già intorno alle 17.30. Altrimenti si dovrà attendere fino alle 19 circa per un’ulteriore fumata, bianca o nera che sia. Al termine, è prevista la celebrazione dei Vespri.

Nel frattempo, Roma vive l’attesa con intensità. Migliaia di fedeli si sono raccolti nelle principali basiliche: oltre 15mila le presenze stimate a San Pietro in mattinata, mentre alla basilica di Santa Maria Maggiore — dove è stato sepolto Papa Francesco — si sono contate circa 5mila persone. Molti sono pellegrini venuti per attraversare la porta santa in occasione del Giubileo, ma ancor più per rendere omaggio al Papa defunto.

L’attenzione intorno ai “papabili” è alta, anche fuori dalle mura vaticane. Secondo i principali bookmaker, l’arcivescovo filippino Luis Antonio Tagle ha superato nei pronostici il segretario di Stato Pietro Parolin. Più distaccati gli italiani Matteo Zuppi e Pierbattista Pizzaballa, mentre scivola il ghanese Peter Turkson. In forte risalita il francese Jean-Marc Aveline, “protetto” di Francesco e inizia a farsi strada anche l’ipotesi statunitense: Robert Francis Prevost, cardinale e arcivescovo di Chicago.

La storia dei conclavi insegna che la durata dell’elezione può variare notevolmente. L’ultimo Conclave, quello del 2013 che elesse Papa Francesco, si concluse dopo cinque scrutini, in due giorni.

Il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, ha espresso un auspicio chiaro: «Spero che stasera, tornando a Roma, possa già vedere la fumata bianca. Il mondo ha bisogno di un Papa che rafforzi la fede in Dio in questa epoca segnata dal progresso tecnologico ma anche da un certo oblio spirituale».

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