Conclave, clima teso in Vaticano: scontri tra fazioni e voci infondate su Parolin.
Alla vigilia dell’elezione del nuovo Pontefice, i cardinali si dividono e cresce il nervosismo. Il segretario di Stato Parolin nel mirino di una fake news sulla sua salute. I preparativi in Cappella Sistina entrano nel vivo.
Conclave, clima teso in Vaticano: scontri tra fazioni e voci infondate su Parolin.
Alla vigilia dell’elezione del nuovo Pontefice, i cardinali si dividono e cresce il nervosismo. Il segretario di Stato Parolin nel mirino di una fake news sulla sua salute. I preparativi in Cappella Sistina entrano nel vivo.
Roma – A pochi giorni dall’inizio del Conclave per eleggere il nuovo Papa, previsto per il 7 maggio, il clima in Vaticano si fa sempre più teso. Dopo la morte di Papa Francesco lo scorso 21 aprile, i 133 cardinali elettori sono chiamati a scegliere il successore, ma la strada verso la fumata bianca è tutt’altro che spianata. “Lo Spirito Santo ha già scelto, ma noi abbiamo bisogno di più tempo”, ha ammesso il cardinale Jean Paul Vesco entrando alla nona Congregazione generale pre-conclave. A confermare l’incertezza anche il porporato cileno Fernando Chomalí Garib: “Abbiamo 133 nomi e tutto è aperto”.
Tra i principali candidati spicca il segretario di Stato Pietro Parolin. Proprio lui è finito al centro di una polemica alimentata da voci infondate sul suo stato di salute. Alcuni siti statunitensi avevano parlato di un presunto malore accusato dal cardinale durante una delle recenti Congregazioni. Una notizia prontamente smentita dal portavoce vaticano Matteo Bruni: “Non c’è stato alcun malore”, ha dichiarato, negando anche l’intervento di personale sanitario.
Secondo diverse fonti, la diffusione di queste informazioni potrebbe essere stata una manovra orchestrata per indebolire la figura di Parolin, considerato troppo aperto a posizioni progressiste da una parte dell’episcopato, in particolare quello statunitense. Qualcuno ipotizza anche che dietro le voci vi siano i sostenitori del cardinale Angelo Becciu, escluso dal Conclave per volontà di Francesco, con lettere firmate direttamente da lui e mostrate ai porporati proprio da Parolin.
Intanto, da oltre oceano, arriva un gesto provocatorio firmato Donald Trump. Il presidente statunitense ha pubblicato, sui suoi profili social e su quelli ufficiali della Casa Bianca, un’immagine generata con intelligenza artificiale che lo ritrae vestito da Papa. Crocifisso al collo e mitra in testa, Trump ha accompagnato l’immagine con un commento ironico: “Mi piacerebbe fare il Papa, sarebbe la mia prima scelta”. Diversi esponenti repubblicani hanno rilanciato la provocazione, con il senatore Lindsey Graham che ha scritto: “La combinazione Papa-presidente avrebbe molti lati positivi”.
Nel frattempo, i preparativi tecnici per il Conclave procedono senza sosta. La Cappella Sistina è stata chiusa al pubblico e sono in corso gli ultimi allestimenti. I vigili del fuoco hanno già installato il comignolo sul tetto, da cui nei prossimi giorni si leveranno le celebri fumate. Al suo interno, operai e tecnici stanno completando l’installazione delle stufe per bruciare le schede elettorali. A Casa Santa Marta si lavora per garantire la sistemazione dei cardinali e del personale di supporto, che resteranno completamente isolati dal mondo esterno per tutta la durata del Conclave.
Il portavoce Matteo Bruni ha confermato che l’allestimento si concluderà il 5 maggio. I cardinali potranno entrare nella residenza da martedì 6, prima della Messa “Pro Eligendo Pontifice”, prevista per mercoledì. In programma per lunedì anche due nuove Congregazioni generali, una al mattino e una al pomeriggio, a dimostrazione che il confronto tra le varie anime della Chiesa è ancora in pieno svolgimento.
Come ha sottolineato il cardinale Marcello Semeraro in un’intervista a La Stampa, il futuro Pontefice non dovrà essere “un uomo solo al comando, ma un direttore d’orchestra”. Un’indicazione chiara, in un momento in cui l’unità del collegio cardinalizio sembra tutt’altro che scontata
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