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Celebrati a Roma i 20 Anni della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato

Roma celebra i 20 anni della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato: risultati straordinari, innovazione tecnologica e un modello operativo all’avanguardia contro ogni forma di criminalità.

Celebrati a Roma i 20 Anni della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato.

Roma, Sala Palatucci – Polo Tuscolano. In un contesto solenne e altamente simbolico, si sono celebrati oggi i vent’anni della Direzione Centrale Anticrimine (DAC) della Polizia di Stato, una delle articolazioni più strategiche e innovative dell’intero apparato di pubblica sicurezza italiano. L’evento si è tenuto presso la Sala Palatucci del Polo Tuscolano a Roma, alla presenza delle massime autorità istituzionali e del mondo della giustizia.

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Alla cerimonia hanno preso parte il Ministro dell’Interno, Prefetto Matteo Piantedosi, il Capo della Polizia e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani, la Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, On. Chiara Colosimo, e il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Giovanni Melillo. A fare gli onori di casa è stato il Direttore Centrale Anticrimine, Prefetto Alessandro Giuliano, che ha aperto i lavori, moderati dal giornalista e scrittore Giovanni Bianconi.

Un modello di prevenzione e contrasto unico nel panorama nazionale

Nel suo intervento, il Ministro Piantedosi ha evidenziato il valore strategico della DAC, definendola “un unicum nel panorama delle Forze di polizia”, nata dalla volontà di integrare prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata attraverso una struttura operativa centralizzata, capace di dialogare in modo diretto ed efficace con la magistratura e, in particolare, con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. Tale sinergia ha portato, nel corso degli anni, a risultati straordinari, tra cui la cattura di latitanti pericolosissimi e il sequestro di beni per miliardi di euro, derivanti da attività illecite.

Celebrati a Roma i 20 Anni della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato

Il Capo della Polizia, Vittorio Pisani, ha aggiunto che la DAC garantisce una direzione unitaria in tre ambiti fondamentali: le misure di prevenzione, il controllo del territorio e l’attività investigativa. La sua capacità di mettere a sistema dati, esperienze operative e strumenti tecnologici consente di adattare le strategie di intervento alle esigenze specifiche di ogni contesto territoriale, mantenendo la Polizia di Stato all’avanguardia nella lotta contro i fenomeni criminali complessi e mutevoli.

L’evoluzione della DAC: struttura, funzioni e risultati

La Direzione Centrale Anticrimine, istituita ufficialmente nel 2004, è il frutto di un’intuizione lungimirante: centralizzare, coordinare e rendere sinergiche tutte le attività investigative, di prevenzione e di controllo del territorio. La sua struttura attuale comprende tre Servizi operativi e un Ufficio Affari Generali:

  • Servizio Centrale Operativo (SCO): è il cuore investigativo della DAC, coordina le Squadre Mobili e le Sezioni Investigative (SISCO). Si occupa del contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa, alla tratta di esseri umani, al traffico di droga, ai reati contro la persona e alla corruzione, sia in ambito nazionale che transnazionale.
  • Servizio Centrale Anticrimine (SCA): svolge un ruolo chiave nella prevenzione, in particolare con l’emissione di misure come i D.A.Spo. (Divieti di accesso alle manifestazioni sportive), i D.Ac.Ur. (Divieti di accesso alle aree urbane) e le proposte di sorveglianza speciale. L’introduzione del sistema informatico “Cerebro” ha potenziato ulteriormente l’efficacia delle indagini patrimoniali.
  • Servizio Controllo del Territorio (SCT): assicura il coordinamento delle Volanti, dei Reparti Prevenzione Crimine (RPC) e delle Unità Operative di Primo Intervento (UOPI), contribuendo alla gestione delle emergenze, alla prevenzione e al pronto intervento.
  • Ufficio Affari Generali: supporta il Direttore Centrale nella gestione del personale, delle risorse e della logistica.

2024: i numeri della sicurezza

Nel 2024, i risultati ottenuti dalle articolazioni della DAC sono stati imponenti:

  • SCO: ha coordinato 111 operazioni antimafia, con 1.542 arresti legati alla criminalità organizzata, 2.121 per traffico di stupefacenti, 1.553 per reati contro la persona e 962 per furti e rapine. Sono stati catturati 35 latitanti, sequestrati oltre 4.400 kg di droga e beni per un valore di 714 milioni di euro.
  • SCA: ha registrato un aumento del 40% nei D.A.Spo., del 100% nei D.Ac.Ur. ex art. 13, e del 110% nei provvedimenti di ammonimento per violenza domestica. Le confische patrimoniali hanno raggiunto i 76 milioni di euro, con 60 proposte di sequestro e 56 confische eseguite.
  • SCT: le Sale Operative hanno gestito oltre 4,3 milioni di chiamate al numero di emergenza. Le Volanti hanno effettuato più di 1,2 milioni di interventi, con 8.602 arresti e 47.293 denunce. I Reparti Prevenzione Crimine hanno svolto 319 operazioni di polizia giudiziaria e controllato oltre 1,6 milioni di persone e 800.000 veicoli.
  • UOPI: nel 2024 sono stati potenziati organici e mezzi. Le Unità Operative di Primo Intervento sono state attivate in 55 occasioni per eventi critici e hanno rappresentato un presidio di eccellenza nella gestione di situazioni ad alto rischio.

Celebrati a Roma i 20 Anni della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato

Innovazione e formazione al centro della strategia futura

Guardando al futuro, la DAC punta con decisione sull’innovazione tecnologica e sulla formazione specialistica. Sono in corso investimenti in tecnologie di sorveglianza (droni, software predittivi, sistemi di controllo come “Mercurio”) e nell’equipaggiamento avanzato per le pattuglie e gli operatori specializzati.

Allo stesso tempo, vengono potenziate le attività formative rivolte agli operatori di polizia, con focus su sorveglianza fisica, supporto tattico, anticorruzione e cyber-investigazioni. L’adozione di tecnologie sempre più sofisticate sarà accompagnata da un processo continuo di aggiornamento professionale.

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Una missione che guarda oltre i confini

La DAC opera in stretto coordinamento con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e intrattiene rapporti di collaborazione operativa con agenzie estere e organismi internazionali. La sua proiezione internazionale consente di intervenire in indagini congiunte, scambi informativi e attività investigative che superano i confini nazionali, con l’obiettivo di contrastare le reti criminali globali.

Particolarmente rilevante è anche l’impegno della DAC nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere, attraverso campagne come “Questo non è amore” e numerosi protocolli con enti pubblici e associazioni territoriali.

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Un modello di sicurezza etico, efficace e in continua evoluzione

A vent’anni dalla sua fondazione, la Direzione Centrale Anticrimine si conferma come un pilastro della sicurezza nazionale. La sua struttura modulare, il modello operativo integrato, l’uso delle nuove tecnologie e l’attenzione costante alla formazione professionale le consentono di affrontare con efficacia le sfide poste dalla criminalità moderna.

Come ha sottolineato il Ministro Piantedosi, “la fiducia si costruisce con i fatti”. E i fatti, in questi venti anni, parlano chiaro: la DAC è un punto di riferimento per la legalità, l’efficienza e la tutela dei cittadini.

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