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Castel Gandolfo, sorpresa e commozione per la visita di Papa Leone XIV: “È tornato il Papa”.

Il Pontefice riapre simbolicamente la storica residenza estiva dei Papi con una visita privata al Borgo Laudato Si’. Tra la folla in festa, speranze di un ritorno stabile e ricordi di un legame mai spezzato con la cittadina dei Castelli Romani.

Castel Gandolfo, sorpresa e commozione per la visita di Papa Leone XIV: “È tornato il Papa”.

Il Pontefice riapre simbolicamente la storica residenza estiva dei Papi con una visita privata al Borgo Laudato Si’. Tra la folla in festa, speranze di un ritorno stabile e ricordi di un legame mai spezzato con la cittadina dei Castelli Romani.

Castel Gandolfo «C’è il Papa a Castel Gandolfo!» La voce ha cominciato a girare verso le undici del mattino, rapida, spontanea, carica di emozione. Ed è bastato poco perché la piazza principale del paese, Piazza della Libertà, si riempisse di abitanti, commercianti, curiosi e turisti. Tutti col naso all’insù, davanti al Palazzo Apostolico, nella speranza di scorgere anche solo per un attimo il volto sorridente di Papa Leone XIV.

Una visita privata, sì. Ma capace di risvegliare l’anima più profonda della cittadina, da sempre legata a doppio filo alla presenza dei Pontefici. Il Papa ha raggiunto Castel Gandolfo con il consueto van blu scuro, ha visitato il Borgo Laudato Si’ — l’ambizioso progetto di ecologia integrale voluto da Francesco nel 2023 — e poi si è fermato nei luoghi simbolo delle Ville Pontificie: il Giardino della Vergine Maria, i Giardini del Belvedere, il Criptoportico, fino al Palazzo Papale e alla storica Villa Barberini.

Il ritorno del Papa nei luoghi amati dai suoi predecessori

Per i castellani, è stato come un ritorno a casa. Un barista ricorda commosso Paolo VI, che qui si fermava ogni estate e di cui proprio oggi si celebra la memoria. Un giovane al bancone di un bar non riesce a contenere l’entusiasmo: «Avrei voluto salutarlo, ma già sapere che è qui è un’emozione enorme». Aldo, residente del corso della Repubblica, è uscito per una passeggiata ed è stato travolto dal fermento: «Sembrava un giorno di festa». Anche Naoual, musulmana, è accorsa in piazza. «È il Papa di tutti», dice.

A fare da eco ai sentimenti della comunità il parroco della parrocchia pontificia, don Tadeusz Rozmus: «Quando la notizia si è diffusa, è esplosa una corrente di entusiasmo. Per noi sarà una giornata da ricordare».

Il Borgo Laudato Si’: un’eredità ecologica e sociale

Motivo ufficiale della visita è stato un sopralluogo al Borgo Laudato Si’, centro internazionale di formazione sull’ecologia integrale voluto da Papa Francesco. L’iniziativa, che ha trasformato le antiche aree agricole e i giardini della residenza in un laboratorio vivente di sostenibilità, si propone di coniugare ambiente e dignità umana. Con particolare attenzione ai più fragili: migranti, rifugiati, disoccupati, donne vittime di violenza, ex detenuti.

Ad accogliere Leone XIV, il cardinale Fabio Baggio, direttore del progetto e figura centrale nella promozione della “conversione ecologica” auspicata dalla Laudato Si’. Il Papa si è soffermato anche nel Criptoportico, dove ha ricordato l’eroico gesto di Pio XII, che nel 1944 offrì rifugio a oltre 12.000 persone durante i bombardamenti dei Castelli Romani.

La speranza di un ritorno: “Vogliamo essere ancora la cittadina del Papa”

La visita, benché breve e senza eventi pubblici ufficiali, ha riacceso una speranza: che Leone XIV possa scegliere Castel Gandolfo come residenza estiva. Un gesto che segnerebbe un ritorno alla tradizione interrotta da Papa Francesco, che nel 2016 decise di trasformare il Palazzo in un museo e rinunciò al soggiorno estivo per coerenza con la sua scelta di sobrietà.

«Lo aspettiamo e speriamo di accoglierlo presto di nuovo», dice il sindaco Alberto De Angelis. «La nostra comunità vuole continuare a essere la cittadina del Papa».

Un desiderio condiviso da molti. Lungo le strade percorse dal van papale, centinaia di persone hanno applaudito, salutato, tentato un selfie. Il Pontefice, seduto accanto all’autista, ha sorriso dal finestrino, ha risposto ai saluti e ha stretto qualche mano. Tra loro, anche uno sposo emozionatissimo, in attesa della cerimonia nella chiesa di San Tommaso da Villanova: «Una benedizione inaspettata, proprio nel giorno del mio matrimonio».

Nel primo pomeriggio Leone XIV ha lasciato Castel Gandolfo, tra gli applausi. Ma per i castellani, quella breve visita è molto più di un passaggio. È un segnale. Forse, l’inizio di un nuovo capitolo nella storia d’amore tra il Papa e la sua residenza tra i monti.

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