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Rieti, blitz nei boschi contro lo spaccio: 11 arresti, droga sequestrata e bivacchi smantellati

Operazioni dei Carabinieri con i “Cacciatori": colpita la rete criminale attiva nelle aree più impervie della provincia

Rieti, blitz nei boschi contro lo spaccio: 11 arresti, droga sequestrata e bivacchi smantellati

Più di trenta servizi di pattugliamento, decine di bivacchi smantellati e undici arresti, tra cui quello di un latitante destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare per reati legati agli stupefacenti. A questi risultati si aggiungono il sequestro di quasi un chilogrammo di cocaina, eroina e hashish, diverse armi bianche, strumenti per il confezionamento delle dosi e migliaia di euro in contanti.

È questo il bilancio della vasta operazione condotta dalla Compagnia Carabinieri di Rieti, con il supporto degli Squadroni Eliportati Cacciatori di Puglia, Sardegna e Sicilia. Le attività si sono svolte in aree boschive particolarmente impervie, caratterizzate da una vegetazione fitta spesso utilizzata come copertura dai gruppi criminali dediti allo spaccio. Di seguito, i principali interventi.

Contigliano – Località Reopasto

I Carabinieri hanno individuato un bivacco ben nascosto. Un giovane ha tentato la fuga, ma è stato subito raggiunto. La perquisizione ha permesso di trovare 25 grammi di cocaina, 31 di hashish, un bilancino, materiale per il confezionamento, coltelli e 385 euro in contanti. L’uomo è stato arrestato e condotto nel carcere di Rieti; l’arresto è stato convalidato con conferma della custodia cautelare.

Rieti – Poggio Fidoni e Rocchetta

In una cava dismessa è stato scoperto un bivacco. Due uomini hanno tentato di scappare, ma sono stati bloccati. Sequestrati 15 grammi di cocaina, 7 di hashish, un bilancino, materiale per il confezionamento e 380 euro. Arrestati entrambi, per loro è stato disposto il divieto di dimora nel Comune di Rieti. Successivamente è emerso che uno dei due era destinatario di un provvedimento restrittivo del GIP de L’Aquila per fatti analoghi.

A Rocchetta, durante l’operazione più significativa, sei persone sono state trovate in un bivacco e hanno tentato la fuga; tutte sono state bloccate grazie alla cinturazione dell’area. Alcuni avrebbero opposto resistenza, causando lesioni a due militari, refertati con 25 e 30 giorni di prognosi.
Le perquisizioni hanno portato al sequestro di 107 grammi di cocaina (82 dosi), 58 grammi di hashish (10 dosi), 3,5 grammi di eroina, 165 euro, bilancini, materiale per il taglio e il confezionamento, due passamontagna e diverse armi bianche. Tutti arrestati e condotti in carcere, con successiva convalida.

Rieti, blitz nei boschi contro lo spaccio: 11 arresti, droga sequestrata e bivacchi smantellati

Monteleone Sabino – Area boschiva e Villa Pepoli

Durante un controllo, due uomini si sono dati alla fuga, perdendo un borsello contenente 15 grammi di cocaina già divisa in dosi, 243 grammi di hashish e 170 euro. Tutto il materiale è stato sequestrato.

A Villa Pepoli, i militari hanno bloccato uno dei due soggetti sorpresi nel bivacco. Recuperati 45 grammi di cocaina, 26 di hashish, un bilancino e alcune armi bianche. Anche qui è stato disposto l’arresto e la traduzione in carcere, poi convalidata dall’Autorità Giudiziaria.

Cantalice – Bivacco nella vegetazione

Due persone sono state sorprese all’interno di un riparo improvvisato: una è riuscita a fuggire, l’altra è stata fermata. Recuperati 48 grammi di cocaina (di cui 50 dosi già pronte), 6 grammi di eroina, 26 di hashish, un bilancino e 120 euro. L’uomo è stato arrestato e portato in carcere; misura poi convalidata.

Analisi e prospettive

L’insieme delle attività mette in luce la portata del fenomeno dello spaccio nei boschi della provincia di Rieti e al tempo stesso la determinazione dell’Arma nel contrastarlo, grazie a un dispositivo altamente specializzato, coordinato e operativo anche in aree impervie.

Il lavoro congiunto tra i reparti territoriali e i “baschi rossi” ha dato vita a un modello di intervento considerato particolarmente efficace, in grado di indebolire le reti criminali e avviare ulteriori approfondimenti investigativi. L’obiettivo dichiarato è quello di consolidare il modello operativo e proseguire nelle attività di prevenzione e repressione nei prossimi mesi.

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