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Maxi operazione dei Carabinieri: smantellata banda responsabile di 68 furti tra Lazio e Centro Italia

Custodia cautelare in carcere per due indagati, altri due ricercati. Contestati anche rapina, riciclaggio e resistenza a pubblico ufficiale

Maxi operazione dei Carabinieri: smantellata banda responsabile di 68 furti tra Lazio e Centro Italia

Nei giorni scorsi i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Rieti hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Rieti su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di due soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di 68 furti aggravati, una rapina, riciclaggio e resistenza a pubblico ufficiale.

Ulteriori due analoghe misure cautelari, pur già emesse dall’Autorità Giudiziaria, non sono state ancora eseguite poiché i destinatari, dopo l’interrogatorio preventivo, si sono resi irreperibili. Le ricerche sono tuttora in corso. Un ulteriore soggetto minorenne è stato invece raggiunto da un avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Roma. L’operazione ha consentito di disarticolare un sodalizio criminale che, in appena cinque mesi, avrebbe messo a segno numerosi colpi per un valore complessivo stimato in circa 300.000 euro.

Le indagini: dal furto al supermercato alla rete criminale

L’attività investigativa ha preso avvio dal furto avvenuto il 13 ottobre 2023 presso il supermercato Tigre di Scandriglia (RI), dove erano stati sottratti una cassaforte con 4.500 euro in contanti e buoni spesa per 2.000 euro. Gli indagati avrebbero commesso altri due furti, rispettivamente in una rivendita di abbigliamento a Carsoli (AQ) e in un negozio di ottica a Fiumicino (RM).

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Rieti, sono state condotte attraverso servizi di osservazione, pedinamenti e controlli, oltre a intercettazioni telefoniche, analisi dei tabulati e studio delle celle telefoniche. Tali riscontri hanno permesso di ricostruire con precisione gli spostamenti del gruppo: dalla partenza dai domicili romani, ai punti di ritrovo nella Capitale, fino ai luoghi dei furti e al rientro a Roma.

Il modus operandi del gruppo

Secondo quanto emerso, il sodalizio operava con elevata organizzazione. In particolare:

  • partiva ogni sera da Roma per colpire e rientrare alle prime luci dell’alba;

  • utilizzava autovetture di grossa cilindrata, frequentemente cambiate;

  • applicava targhe rubate poco prima dei furti, così da eludere i sistemi di controllo automatici.
    Per tale condotta è stato contestato anche il reato di riciclaggio.

I 68 episodi contestati sarebbero stati commessi tra il 7 ottobre 2023 e l’8 marzo 2024, in numerose province tra cui Rieti, Roma, Frosinone, L’Aquila, Terni, Firenze, Perugia, Siena, Arezzo, Prato, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, con più furti perpetrati nella stessa notte.

Oltre ai furti, agli indagati è contestata una rapina avvenuta l’8 febbraio 2024 a Petritoli (FM). Dopo aver sottratto 700 euro da una rivendita di articoli per la casa, il gruppo si sarebbe introdotto in un negozio di telefonia, rubando denaro, un computer e 37 cellulari, per un valore superiore a 10.000 euro. Sorpresi dal titolare, intervenuto dopo l’allarme, i malviventi si sarebbero dati alla fuga a bordo di un’auto con targa rubata, utilizzando la polvere di un estintore per ostacolare l’inseguimento e garantirsi la fuga.

Nella notte dell’8 marzo 2024, al termine di un furto in una tabaccheria di Montecastrilli (TR), il gruppo ha tentato di sottrarsi all’intervento dei Carabinieri, dando vita a inseguimenti a oltre 200 km/h tra le province di Perugia e Terni. In un episodio gli indagati avrebbero speronato un’auto di servizio, mentre in un altro avrebbero lanciato un estintore contro il veicolo in inseguimento. Fortunatamente, i militari coinvolti non hanno riportato ferite.

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