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Ravenna, maxi sequestro da 40 milioni di euro: scoperta frode carosello internazionale

I Finanzieri di Ravenna eseguono sequestri preventivi su due società coinvolte in una frode IVA tra Italia, Svizzera e Paesi europei, con oltre 128 milioni di fatture inesistenti

Ravenna, maxi sequestro da 40 milioni di euro: scoperta frode carosello internazionale

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ravenna hanno dato esecuzione a due provvedimenti di sequestro preventivo emessi nei confronti di due società di capitali, operanti una in Provincia di Ravenna e l’altra nell’hinterland romano, per un valore complessivo di circa 40 milioni di euro.

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Il provvedimento segue articolate indagini sotto la direzione della Procura Europea – sede di Bologna, partite dall’analisi nel settore della produzione e distribuzione di software e prodotti informatici e da anomalie nei prezzi di vendita ultra concorrenziali. Le investigazioni hanno coinvolto diversi Paesi: Svizzera, Antille Olandesi (Curacao), Belgio, Lettonia, Olanda e Ungheria, dove erano transitati fatture e flussi finanziari funzionali alla frode.

Il risultato è stata la più rilevante “frode carosello” scoperta in provincia, una frode all’IVA che coinvolge numerosi soggetti, molti fittizi e residenti all’estero, per far girare i prodotti e creare indebiti crediti IVA, aumentando i margini di profitto e pregiudicando la leale concorrenza.Ravenna, maxi sequestro da 40 milioni di euro: scoperta frode carosello internazionaleNel caso dell’azienda ravennate, le società acquistavano dai “fornitori” a prezzi più vantaggiosi della casa madre, vendendo poi ai clienti al prezzo standard ma guadagnando oltre il 10% sul singolo pezzo grazie alla frode. Le intercettazioni hanno evidenziato la consapevolezza di amministratori e dipendenti di partecipare al sistema di frode, con pianificazioni su cosa dire agli investigatori in caso di interrogatorio.

Ciò ha portato alla denuncia dei soggetti e della società per l’utilizzo di oltre 128 milioni di euro di fatture per operazioni inesistenti, con una sottrazione al Fisco di oltre 27 milioni di euro di IVA.

Le indagini hanno accertato che le condotte facevano parte di una più ampia frode carosello a livello Unionale, tra il 2015 e il 2022, con oltre 70 società coinvolte e fatture per oltre 2 miliardi di euro.

Ravenna, maxi sequestro da 40 milioni di euro: scoperta frode carosello internazionale

È stata individuata anche una seconda società italiana, operante a Roma, che contabilizzava fatture inesistenti per circa 53,5 milioni di euro. In questo caso il provvedimento di sequestro preventivo ha riguardato circa 12 milioni di euro, estendendosi anche all’amministratore di fatto, comprese due auto d’epoca.

Finora, i sequestri hanno riguardato oltre:

  • 28 milioni di euro tra disponibilità finanziarie e polizze,

  • 6,5 milioni di euro in immobili,

  • 460 mila euro in quote societarie.

Le autorità stanno valutando la nomina di un amministratore giudiziario per consentire la prosecuzione dell’attività imprenditoriale. Le indagini proseguono per identificare ulteriori responsabili. L’attività dimostra l’impegno della Guardia di Finanza nel contrastare le frodi internazionali, tutelando il Fisco, gli operatori onesti e i consumatori.

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