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Ravenna, arrestato cittadino tunisino per atti persecutori: vittima un uomo disabile costretto a lasciare la propria casa

La Polizia di Stato ha arrestato un cinquantenne tunisino accusato di minacce, percosse e vessazioni ai danni di un conoscente italiano con disabilità. L’uomo, che occupava abusivamente l’alloggio della vittima, è stato tradotto in carcere su ordine del GIP di Ravenna.

Ravenna, arrestato cittadino tunisino per atti persecutori: vittima un uomo disabile costretto a lasciare la propria casa.

Nel pomeriggio del 15 ottobre, la Squadra Mobile della Questura di Ravenna ha tratto in arresto un cittadino tunisino di 50 anni, indagato per il reato di atti persecutori nei confronti di un uomo italiano di 60 anni con disabilità.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il cittadino tunisino avrebbe molestato, minacciato e percosso la vittima, costringendola ad abbandonare la propria abitazione popolare, che l’indagato aveva occupato abusivamente e continuava ad utilizzare contro la volontà del legittimo assegnatario.

In più occasioni, la parte offesa sarebbe stata anche costretta a compiere commissioni e mansioni per conto dell’indagato, subendo un forte stato di soggezione psicologica.

Le indagini hanno avuto origine da una segnalazione di un medico della ASL locale, che aveva riferito al Questore di Ravenna di un presunto caso di maltrattamenti e soprusi ai danni di un paziente disabile, da parte di un cittadino straniero che occupava irregolarmente la sua abitazione.

La segnalazione ha permesso agli investigatori della Squadra Mobile, su delega della Procura della Repubblica di Ravenna, di avviare una serie di accertamenti mirati per identificare la vittima e verificare i fatti denunciati.

Minacce, percosse e privazione dei documenti personali

Gli agenti hanno accertato un perdurante quadro di vessazioni: la vittima, affetta da gravi patologie e in cura presso il SERT, sarebbe stata ripetutamente minacciata, insultata e picchiata.

Inoltre, l’indagato le avrebbe sottratto i documenti personali, nel tentativo di limitarne la libertà di movimento e l’autonomia.

Tra gli episodi documentati, anche la sottrazione di medicinali destinati alla terapia della vittima, nonché la costrizione a ritirare cibo e beni di prima necessità per consegnarli all’indagato.

La vittima, per timore di ulteriori aggressioni, non aveva mai denunciato l’accaduto prima dell’intervento della Polizia.

Sulla base delle risultanze investigative, la Procura di Ravenna ha richiesto l’applicazione di una misura cautelare, accolta dal Giudice per le Indagini Preliminari, che ha disposto la custodia in carcere nei confronti dell’indagato.

L’arrestato risulta gravato da precedenti di polizia per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di stupefacenti.

Dopo l’arresto, la vittima ha riottenuto la disponibilità del proprio alloggio e ha potuto fare rientro nella sua abitazione.

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