CAMBIA LINGUA

Pinarella di Cervia, tragedia in spiaggia: donna travolta e uccisa da una ruspa non autorizzata.

La vittima, 66 anni, era in vacanza con il marito a Pinarella. Il mezzo era guidato da un uomo già sotto processo per omicidio stradale. Il Comune e la Cooperativa bagnini: "Intervento abusivo, non autorizzato".

Pinarella di Cervia, tragedia in spiaggia: donna travolta e uccisa da una ruspa non autorizzata.

La vittima, 66 anni, era in vacanza con il marito a Pinarella. Il mezzo era guidato da un uomo già sotto processo per omicidio stradale. Il Comune e la Cooperativa bagnini: “Intervento abusivo, non autorizzato”.

Un sabato di fine maggio, che doveva essere all’insegna del relax in riva al mare, si è trasformato in tragedia sulla spiaggia di Pinarella di Cervia. Poco prima delle 11 del mattino del 24 maggio, Elisa Spadavecchia, 66 anni, insegnante in pensione originaria di Molfetta e residente a Creazzo, in provincia di Vicenza, è stata travolta e uccisa da una ruspa mentre prendeva il sole sul bagnasciuga, all’altezza del bagno 70. La donna, in vacanza per un weekend con il marito e alcuni familiari, è morta sul colpo sotto gli occhi attoniti dei bagnanti.

Alla guida del mezzo c’era Lerry Gnoli, 54 anni, di Cesena, attualmente indagato per omicidio colposo. Il caso assume contorni ancora più inquietanti: l’uomo è già sotto processo per un precedente caso di omicidio stradale risalente al 2022. Inoltre, il mezzo meccanico coinvolto nella tragedia non era autorizzato a operare sulla spiaggia, come hanno confermato sia la Cooperativa bagnini di Cervia che il sindaco della città.

Una ruspa sulla spiaggia, senza autorizzazione

Secondo quanto ricostruito finora, la ruspa stava effettuando operazioni di livellamento della sabbia in vista della stagione balneare, ma la sua presenza sull’arenile non era né programmata né autorizzata. “I lavori di spianamento delle dune sono terminati da settimane”, ha dichiarato Fabio Ceccaroni, presidente della Cooperativa bagnini, precisando che il mezzo non era al servizio della cooperativa. “Non sappiamo perché fosse lì – ha aggiunto – e chiediamo che venga fatta piena chiarezza sull’accaduto”.

Anche il sindaco di Cervia, Mattia Missiroli, ha parlato di un “intervento abusivo”, spiegando che non risultano richieste di accesso ai mezzi ai competenti uffici comunali. “Probabilmente – ha affermato – si è trattato di un rapporto privatistico tra l’operatore del mezzo e un concessionario balneare”. Il primo cittadino ha espresso il proprio sdegno per l’accaduto, sottolineando come sia inaccettabile che un mezzo pesante possa circolare liberamente su una spiaggia affollata in un fine settimana.

La dinamica dell’incidente e le indagini in corso

Secondo le testimonianze raccolte, la ruspa stava effettuando una manovra in retromarcia quando ha investito la donna, che era sdraiata sul bagnasciuga. Il mezzo non avrebbe segnalato adeguatamente la manovra, e anche le modalità con cui Elisa Spadavecchia non si sia accorta della ruspa in avvicinamento sono ora al vaglio degli inquirenti. Il mezzo è stato sequestrato per gli accertamenti tecnici e saranno verificate anche eventuali responsabilità legate alla sicurezza sul lavoro.

Il conducente, sotto choc dopo l’incidente, è stato visto correre e urlare. È stato portato in caserma per essere ascoltato a lungo dai carabinieri, poi è stato rilasciato. “Il mio assistito è profondamente sconvolto – ha dichiarato l’avvocato Vittorio Manes – e porge le sue più sentite condoglianze alla famiglia della vittima. È da 35 anni che lavora nel settore e non riesce a capacitarsi di quanto accaduto”.

Cordoglio e richieste di verità

La tragedia ha scosso profondamente non solo la comunità di Cervia, ma l’intera Regione Emilia-Romagna. Il presidente Michele de Pascale e l’assessora al Turismo Roberta Frisoni hanno espresso in una nota “il più sincero cordoglio alla famiglia della vittima, cui va la nostra vicinanza e solidarietà”. Hanno poi sottolineato la gravità dell’accaduto, parlando di “fatto inaudito” e ribadendo l’impegno delle istituzioni per la sicurezza degli arenili.

Nel frattempo, la Procura di Ravenna ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. L’obiettivo è fare piena luce sull’accaduto: capire chi abbia autorizzato informalmente l’intervento del mezzo, accertare le eventuali omissioni in materia di sicurezza e verificare se il conducente avesse i requisiti per operare in una zona affollata.

Una domanda senza risposta: cosa ci faceva quella ruspa sulla spiaggia?

Resta il grande interrogativo su come sia stato possibile che un mezzo di quelle dimensioni sia potuto entrare in un’area frequentata da turisti, in un sabato di fine maggio, senza autorizzazioni ufficiali e senza controlli. La Cooperativa bagnini e il Comune si dichiarano totalmente estranei, mentre l’origine dell’incarico dato al conducente resta oscura.

“È un mistero – ha concluso Ceccaroni – e auspichiamo che venga chiarito al più presto. Nessuna vita dovrebbe finire in questo modo, tanto meno in un luogo dove si va per rilassarsi e stare in serenità”.

Intanto, la comunità piange Elisa Spadavecchia, una donna che ha dedicato la sua vita all’educazione e che, in un giorno qualsiasi di mare, ha trovato la morte in circostanze che non avrebbero mai dovuto verificarsi.

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano

×