Ritrovato il diciassettenne sequestrato ieri a Vittoria: sta bene
Nella serata di ieri, 25 settembre, un giovane di diciassette anni è stato rapito a Vittoria, in provincia di Ragusa. Il giovane, studente presso il liceo scientifico, al momento del rapimento si sarebbe trovato nel quartiere Forcone della cittadina insieme a un gruppo di amici.
Secondo il racconto dei testimoni, amici del ragazzo presenti durante lo svolgimento dei fatti, i due aggressori sarebbero stati due uomini italiani armati e incappucciati e sarebbero arrivati sul luogo a bordo di due macchine: una panda nera e una bianca. I due si sarebbero avvicinati al gruppo e avrebbero chiamato il giovane per nome. Gli avrebbero fatto lasciare il cellulare, per evitare che potesse essere collocato tramite le celle telefoniche. Lo avrebbero poi incappucciato e costretto a salire in macchina e sarebbero poi scappati in direzione dell’ex strada statale 115 che porta a Gela, Comiso e Catania.
Gli stessi giovani testimoni avrebbero lanciato l’allarme alla polizia, che è entrata subito in azione
Il diciassettenne è il figlio maggiore di una famiglia molto conosciuta nella cittadina, commercianti di prodotti ortofrutticoli della zona. L’episodio ha sconvolto la quiete della famiglia e di Vittoria, come dimostrato dal primo cittadino, Francesco Aiello, che, convocando la giunta municipale, ha dichiarato: “Inquietante non solo la modalità di questo agguato con gente armata e con il volto travisato ma per gli elementi in campo che riguardano il territorio, le condizioni economico e sociali, strutture importanti come il mercato ortofrutticolo, lo spaccio nel territorio…ci possono essere mille ipotesi che non siamo in grado oggi di capire e calibrare. Ci affidiamo al lavoro investigativo con fiducia”
La ricerca del giovane è stata svolta tramite l’ispezione di impianti di sorveglianza pubblici e privati e tramite l’uso di elicotteri e pattuglie a terra.
Oggi, 26 settembre, è stato ritrovato il giovane, che sta bene e sarebbe stato portato nel commissariato di polizia del paese.
In merito alla sparizione del giovane, gli investigatori avrebbero ascoltato sia le testimonianze degli amici presenti quel giorno che della famiglia. Indagano adesso sul movente del rapimento, esplorando ogni ambito legato al nucleo familiare del giovane. I genitori del giovane sono benestanti ma la situazione economica familiare non suggerisce un sequestro con l’obiettivo di richiedere un riscatto. Ad ogni modo, per il giovane e il nucleo familiare sono state adottate le misure di sicurezza e di tutela previste nei casi di sequestro di persona, compreso il blocco cautelativo dei beni.
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