Ragusa: arrestati due fratelli per l’aggressione al medico di guardia.

Su richiesta della Procura della Repubblica di Ragusa, il G.I.P. presso il Tribunale del capoluogo ibleo ha emesso una misura restrittiva nei confronti di M.L., 38enne, e del fratello A.L., 34enne, entrambi gravemente indiziati dei reati di lesioni a personale esercente la professione sanitaria e danneggiamento delle relative strutture in concorso.

I fatti risalgono allo scorso mese di aprile, quando i due fratelli si erano recati presso la guardia medica di Ragusa, situata in piazza Igea, nel cuore della notte, per far medicare una profonda ferita domestica riportata da uno di loro.

Il sanitario di guardia, dopo aver effettuato la prima medicazione urgente, aveva invitato i due uomini a recarsi presso il Pronto Soccorso per completare le cure necessarie. Tale indicazione, conforme ai protocolli, aveva però scatenato l’ira dei due, che pretendevano invece l’applicazione immediata dei punti di sutura.

Il rifiuto del medico di procedere oltre aveva innescato una reazione violenta: i due fratelli avevano prima insultato il medico e poi lo avevano aggredito fisicamente, colpendolo ripetutamente al volto e devastando l’ambulatorio. Durante la furia, diversi presidi sanitari erano stati scaraventati a terra, rendendoli inutilizzabili.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Ragusa, allertati poco dopo dallo stesso dottore, avevano avviato immediatamente le indagini. Grazie alla descrizione fornita dalla vittima e alle informazioni raccolte sul posto, i militari erano riusciti in breve tempo a identificare i due aggressori, che nel frattempo si erano allontanati dalla guardia medica.

Il medico aggredito era stato costretto a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso dell’Ospedale Giovanni Paolo II, riportando lesioni giudicate guaribili in diversi giorni.

Al termine delle indagini, entrambi gli aggressori erano stati deferiti all’Autorità Giudiziaria iblea. Considerata la gravità dei fatti e la documentazione raccolta, il G.I.P. di Ragusa ha quindi emesso una ordinanza di custodia cautelare, disponendo per i due fratelli la misura degli arresti domiciliari.