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Arrestato a Genova Pasquale Bonavota. Era l’ultimo boss di ‘ndrangheta ancora latitante

Era nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità insieme al sardo Attilio Cubeddu, il palermitano Giovanni Motisi e il napoletano Renato Cinquegranelle

Arrestato a Genova Pasquale Bonavota. Era l’ultimo boss di ‘ndrangheta ancora latitante.

Era l’unico rimasto latitante dopo l’operazione Rinascita-Scott che nel dicembre del 2019 ha portato all’arresto di 334 persone ritenute appartenenti alle strutture di ‘ndrangheta del vibonese.

Pasquale Bonavota, a conclusione di articolate indagini condotte dal Ros e dai Comandi provinciali dei Carabinieri di Vibo Valentia e Genova, è stato arrestato in mattinata nel capoluogo ligure.

Fermato dopo esser entrato nella Chiesa di San Lorenzo, la cattedrale. I Carabinieri del reparto operativo, coordinati dal colonnello Michele Lastella, del capoluogo ligure, lo hanno seguito per un tratto e poi, una volta dentro la chiesa, lo hanno arrestato. Aveva un documento falso. I militari erano sulle sue tracce dal 2021.

bonavota

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica-Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, hanno ribadito il ruolo di Bonavota come promotore dell’omonima cosca, rientrante nella locale di Ndrangheta di Sant’Onofrio (Vibo Valentia).

Dell’erede alla guida del clan Bonavota si erano perse le tracce dal 2018. Era nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità che rientra nel programma speciale di ricerca del Ministero dell’Interno, insieme al sardo Attilio Cubeddu, il palermitano Giovanni Motisi e il napoletano Renato Cinquegranelle.

«Un risultato importante, frutto di anni di collaudata sinergia tra il Ros e la Dda. Questa indagine conferma l’indispensabilità delle intercettazioni, senza le quali non saremmo arrivati alla cattura del boss», ha dichiarato il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri.

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: «Una risposta forte dello Stato che conferma ancora una volta – dopo gli arresti da inizio anno di Matteo Messina Denaro ed Edgardo Greco – il grande impegno di magistratura e Forze dell’Ordine per contrastare le organizzazioni mafiose e assicurare alla giustizia pericolosissimi criminali».

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