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Omicidio a Prato, Vladimir Lleshi ucciso a coltellate nei giardini di via Corridoni: fermati due giovani albanesi.

Vladimir Lleshi, 37 anni, è morto dopo essere stato colpito al cuore durante una lite tra connazionali. Due ragazzi di 17 e 19 anni fermati con l'accusa di omicidio. Indagini in corso.

Omicidio a Prato, Vladimir Lleshi ucciso a coltellate nei giardini di via Corridoni: fermati due giovani albanesi.

Vladimir Lleshi, 37 anni, è morto dopo essere stato colpito al cuore durante una lite tra connazionali. Due ragazzi di 17 e 19 anni fermati con l’accusa di omicidio. Indagini in corso.

Un uomo di 37 anni, Vladimir Lleshi, è stato accoltellato a morte nel tardo pomeriggio di giovedì 8 maggio a Prato, in un’area verde tra via Corridoni e via Baracca, nella zona nord della città. La lite, degenerata in tragedia, è avvenuta intorno alle 18.30 nei giardini pubblici, in una zona solitamente tranquilla e frequentata da famiglie, oggi segnata da una scena di violenza improvvisa.

Secondo le prime ricostruzioni fornite dalla Squadra Mobile e dalla Procura, tutto sarebbe iniziato da un diverbio tra due uomini albanesi, al quale si sarebbero uniti altri connazionali. In pochi minuti, la lite verbale è sfociata in un’aggressione fisica: uno dei presenti ha estratto un coltello e ha colpito Lleshi con più fendenti, tra cui uno mortale all’addome che ha raggiunto il cuore.

Sul posto sono subito arrivate due ambulanze del 118, allertate da alcuni passanti. I sanitari hanno trovato Lleshi in condizioni critiche: nonostante i tentativi di rianimazione, l’uomo è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale per arresto cardiocircolatorio dovuto a una grave emorragia interna.

Nella rissa è rimasto ferito anche un altro giovane albanese di 21 anni, colpito al volto in modo non grave. Secondo le prime ipotesi, avrebbe cercato di difendere la vittima durante l’aggressione.

Immediato l’intervento della polizia, che ha cinturato la zona e avviato le indagini. Dopo alcune ore, due giovani – di 17 e 19 anni, entrambi di origine albanese – sono stati fermati con l’accusa di omicidio. Sono stati condotti in Questura e interrogati dal sostituto procuratore Valentina Cosci alla presenza dei legali Massimiliano Tesi e Roberta Roviello. Per entrambi è stato disposto il fermo di polizia.

Gli investigatori stanno ora cercando di ricostruire con esattezza la dinamica dell’aggressione e il movente, che al momento resta incerto. Non è escluso che si tratti di un regolamento di conti tra gruppi rivali. La vittima non aveva documenti con sé al momento dell’aggressione e la sua identificazione è stata possibile solo in un secondo momento.

La scena è stata repertata dalla Scientifica, mentre gli inquirenti stanno passando al vaglio le testimonianze e le immagini di eventuali telecamere di sorveglianza della zona. Alcuni testimoni riferiscono di aver visto auto fuggire rapidamente dal luogo dell’omicidio subito dopo i fatti. L’arma del delitto non è ancora stata ritrovata. Le indagini proseguono a ritmo serrato e non si esclude il coinvolgimento di altri soggetti. I prossimi interrogatori dei fermati potrebbero fornire elementi decisivi per chiarire responsabilità e retroscena di una vicenda che ha sconvolto l’intera comunità pratese.

La zona di via Corridoni, pur non essendo considerata a rischio, torna così al centro della cronaca nera. I residenti, scioccati, parlano di un quartiere sereno dove simili episodi non si erano mai verificati.

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