Pordenone: un carrozziere spacciatore e un pregiudicato, due arresti per spaccio di droga
Sequestrati 8,2 kg di marjuana, 28 gr di cocaina e oltre 30.000 euro in contanti.
Pordenone: un carrozziere spacciatore e un pregiudicato, due arresti per spaccio di droga.
La locale Squadra Mobile si recava presso un’autofficina/carrozzeria sita in Pordenone per dare esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico emessa, all’esito di un’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile sotto il coordinamento del Procuratore facente funzioni, dr.ssa Maria Grazia Zaina, nei confronti del titolare dell’attività, un quarantunenne italiano, indagato per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
Giunti sul posto per eseguire la misura cautelare, gli agenti eseguivano inoltre la perquisizione disposta dall’Autorità Giudiziaria, con l’ausilio dell’unità cinofila della Polizia Locale di Pordenone, rinvenendo all’interno di un camper, parcheggiato nel piazzale dell’autofficina, kg 8,2 di sostanza stupefacente del tipo marjuana suddivisa in diciassette involucri, nonché oltre 30.000 euro in banconote di vario taglio ritenuti probabile provento dell’attività di spaccio.
Per tali motivi la locale Squadra Mobile procedeva all’arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente associando l’uomo presso la casa circondariale di Pordenone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nell’ambito di specifici servizi finalizzati al contrasto dello spaccio illecito di sostanze stupefacenti, gli agenti della Squadra Mobile eseguivano una perquisizione domiciliare nei confronti di un cinquantunenne pluripregiudicato residente a Sacile che consentiva di rinvenire gr 24 di cocaina, suddivisa in tre involucri, 4 dosi da gr 1 ciascuno di cocaina pronte per la vendita, due bilancini di precisione, una macchina per il sottovuoto e numeroso materiale per il confezionamento ed il taglio della sostanza stupefacente.
Anche in questo caso l’uomo veniva tratto in arresto nella flagranza di reato ed associato alla casa circondariale di Pordenone a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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