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Pordenone, espulsioni di cittadini stranieri irregolari sul Territorio Nazionale da parte della Polizia di Stato

Pordenone, espulsioni di cittadini stranieri irregolari sul Territorio Nazionale da parte della Polizia di Stato

Pordenone, espulsioni di cittadini stranieri irregolari sul Territorio Nazionale da parte della Polizia di Stato

Nell’ambito dei servizi disposti per il controllo del territorio dal Questore di Pordenone, dott. Giuseppe Solìmene, la Polizia di Stato ha proceduto a verificare la condizione giuridica di alcuni cittadini stranieri identificati.
Al termine dei puntuali controlli eseguiti, l’Ufficio Immigrazione della Questura ha richiesto l’adozione dell’espulsione nei confronti di due di loro risultati irregolari sul Territorio Nazionale ed irregolarmente assunti presso aziende della provincia.

In particolare il giorno 11/10/2024 l’Ufficio Immigrazione ha eseguito l’ordine di accompagnamento immediato alla frontiera di un cittadino indiano nei cui confronti la Prefettura di Pordenone aveva disposto l’espulsione dal Territorio Nazionale ai sensi dell’art. 13 del d. lgs 286/98. Il predetto aveva precedentemente presentato richiesta di riconoscimento della protezione internazionale, ma a seguito della decisione di rigetto adottata dalla Commissione Territoriale di Trieste, non aveva mai abbandonato volontariamente l’Italia, soggiornandovi irregolarmente.
Personale del predetto Ufficio al termine dell’attività istruttoria e previa convalida del provvedimento da parte del Giudice di Pace di Pordenone, lo scortava alla frontiera aerea di Milano Malpensa, dalla quale partiva con destinazione New Dheli.

Pordenone, espulsioni di cittadini stranieri irregolari sul Territorio Nazionale da parte della Polizia di Stato

Inoltre in data 23/10/2024 l’Ufficio Immigrazione ha eseguito l’ordine di accompagnamento immediato alla frontiera di un cittadino albanese.Il predetto aveva presentato istanza di rilascio del permesso di soggiorno per motivi di lavoro senza aver mai ottenuto il prescritto visto di ingresso in Italia, in difformità alle norme contemplate dal Testo Unico Immigrazione e dal D.P.C.M. “flussi” che dispone le procedure d’ingresso dei lavoratori stranieri e pertanto la sua istanza era stata dichiarata irricevibile per “manifesta infondatezza”, quindi la Prefettura di Pordenone ne aveva disposto l’espulsione dal Territorio Nazionale ai sensi dell’art. 13 del d. lgs 286/98.
Al termine dell’attività istruttoria e previa convalida del provvedimento da parte del Giudice di Pace di Pordenone, personale del predetto Ufficio lo scortava alla frontiera aerea di Treviso, dalla quale partiva con destinazione Tirana.

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