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Zelensky a Roma, Mattarella:” riconfermo il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina”

L'incontro poi con il Papa:" La ringrazio per questa visita"

Zelensky a Roma, Mattarella:” riconfermo il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina”

“Sono qui per ringraziare l’Italia. Vorrei abbracciare gli italiani uno a uno per il sostegno che ci è stato continuamente offerto a tutti i livelli e che non è mutato con i governi . Abbiamo con l’Italia valori comuni. Noi siamo per la pace, la nostra vittoria è la pace. Siamo aperti a tutti i contributi internazionali ma la guerra la stiamo subendo sul nostro territorio e la pace deve prevedere la giustizia su tutto il nostro territorio”. Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, oggi a Roma, nel corso dei colloqui al Quirinale con Sergio Mattarella

Secondo una nota diffusa dalla presidenza ucraina, Zelensky ha espresso a Mattarella la speranza di un ulteriore ampio sostegno da parte dell’Italia. Inoltre, ha rilevato la necessità di un ulteriore rafforzamento della pressione internazionale sulla Russia, in particolare attraverso nuove sanzioni. Il presidente ha sottolineato che “vittoria significa anche pace per il nostro Paese. Sono certo che la società italiana condivide pienamente il nostro atteggiamento, la nostra giusta lotta contro La guerra non provocata della Russia”.

I leader dei due Paesi – riferisce ancora la nota – si sono soffermati sugli sforzi dell’Ucraina per ripristinare la pace sulla base della formula di pace ucraina. “Apprezzo molto la disponibilità dell’Italia ad aderire all’attuazione della nostra Formula di pace. Conto sulla partecipazione dell’Italia al Global Peace Summit, che avrà luogo quest’anno”, ha affermato Zelensky, che ha anche elogiato il sostegno dell’Italia agli sforzi internazionali per ritenere la Russia responsabile dei crimini in Ucraina.

“La pace, per la quale tutti lavoriamo, deve ripristinare la giustizia e il diritto internazionale. Deve essere una pace vera e non una resa”, ha detto, secondo quanto viene riferito, il presidente della Repubblica al presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso del colloquio. Tra gli altri argomenti affrontati anche l’efficacia delle sanzioni economiche alla Russia, la questione della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la lotta alle fake news con la necessità di azioni più efficaci a livello europeo, i bombardamenti delle strutture civili e il rapimento dei bambini ucraini (definito da Mattarella “una pratica straziante e ignobile”), la ricostruzione, i crimini di guerra, l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea. Su quest’ultimo argomento Mattarella ha detto che “la decisione dell’Unione Europea di avviare il processo di integrazione dell’Ucraina è stata storica. L’Italia punta ora ad aiutare l’Ucraina per il raggiungimento dei parametri”.

“Riconfermo il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina sul piano degli aiuti militari, finanziari, umanitari e della ricostruzione, sul breve e lungo termine. Sono in gioco non solo l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina, ma anche la libertà dei popoli e l’ordine internazionale”. E’ quanto avrebbe detto, secondo quanto viene riferito, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella al presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso del colloquio al Quirinale.

All’incontro con la delegazione ucraina guidata dal presidente Volodymyr Zelensky hanno preso parte il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, il segretario generale della presidenza Ugo Zampetti, il consigliere per gli affari diplomatici Fabio Cassese, il consigliere Francesco Saverio Garofani, il consigliere per la stampa e la comunicazione Giovanni Grasso, il consigliere per gli affari militari Giovanni Candotti, l’ambasciatore d’Italia a Kiev Francesco Zazo e il consigliere dell’ufficio affari diplomatici Alberto Comito.

“La ringrazio per questa visita”, ha detto il Papa accogliendo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “E’ un grande onore”, ha risposto il presidente. Zelensky ha mantenuto, anche per l’incontro con il Papa, la tenuta con pantaloni e felpa da militare.
Papa Francesco ha donato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky una piccola scultura che rappresenta un ramoscello d’ulivo, simbolo della pace. Il presidente ucraino ha invece donato al Papa un’icona della Madonna dipinta sui resti di un giubbotto antiproiettile.

I temi del colloquio tra il Papa e Zelensky “sono riferibili alla situazione umanitaria e politica dell’Ucraina provocata dalla guerra in corso. Il Papa – riferisce il portavoce vaticano Matteo Bruni – ha assicurato la sua preghiera costante, testimoniata dai suoi tanti appelli pubblici e dall’invocazione continua al Signore per la pace, fin dal febbraio dello scorso anno. Entrambi hanno convenuto sulla necessità di continuare gli sforzi umanitari a sostegno della popolazione. Il Papa ha sottolineato in particolare la necessità urgente di ‘gesti di umanità’ nei confronti delle persone più fragili, vittime innocenti del conflitto”.
E, dopo l’incontro con il Pontefice, Zelensky ha scritto su Telegram: “Sono grato per la sua personale attenzione alla tragedia di milioni di ucraini. Ho anche sottolineato decine di migliaia di bambini deportati. Dobbiamo fare ogni sforzo per riportarli a casa. Inoltre, ho chiesto di condannare i crimini russi in Ucraina. Perché non può esserci uguaglianza tra la vittima e l’aggressore. Ho anche parlato della nostra formula di pace come dell’unica formula efficace per raggiungere una pace giusta”.

“Per me è stato un onore incontrare Sua Santità, però lui conosce la mia posizione, la guerra è in Ucraina e il piano deve essere ucraino. Siamo molto interessati a coinvolgere il Vaticano nella nostra formula per la pace”, ha poi detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Porta a Porta rispondendo a una domanda di Bruno Vespa sul dialogo tra il presidente ucraino e il Papa.
Quanto a Putin, Zelensky ha detto che “è un piccolo leader che uccide non solo gli ucraini ma anche la sua gente per difendere la propria poltrona”.

“Con tutto il rispetto per Sua Santità, noi non abbiamo bisogno di mediatori, noi abbiamo bisogno di una pace giusta”, ha affermato Zelensky a Porta a Porta.

“Noi invitiamo il Papa, come altri leader, per lavorare ad una pace giusta ma prima dobbiamo fare tutto il resto”, ha aggiunto, sottolineando che non ha senso tentare di coinvolgere ora la Russia in un dialogo. “Non si può fare una mediazione con Putin, nessun Paese al mondo lo può fare”, ha aggiunto.

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