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Zangrillo: “Una Pubblica amministrazione attrattiva e vicina alle persone per valorizzare il lavoro pubblico”

Il ministro della Pubblica amministrazione, all’evento Dialoghi sul futuro della PA, sottolinea la necessità di premiare il merito, attrarre nuovi talenti e garantire continuità contrattuale

Zangrillo: “Una Pubblica amministrazione attrattiva e vicina alle persone per valorizzare il lavoro pubblico”

Il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, è intervenuto all’evento “Dialoghi sul futuro della PA” organizzato da Confsal-UNSA. “La Pubblica amministrazione è una comunità di persone capace di lavorare in squadra per obiettivi. Dobbiamo smettere di guardarla soltanto come un insieme di procedure e regole calate dall’alto”, ha dichiarato Zangrillo.

“L’impegno del Dipartimento della Funzione pubblica va nella direzione di trasformare le nostre amministrazioni in ambienti dinamici volti a riconoscere e coltivare il talento, premiare il merito e valorizzare le persone, vero motore del cambiamento”.

Uno dei punti centrali del suo intervento ha riguardato il fronte contrattuale. Zangrillo ha evidenziato i risultati ottenuti dal Governo:

  • 20 miliardi stanziati per i rinnovi contrattuali 2022-2024 e 2025-2027;

  • una programmazione strutturata, per la prima volta nella storia repubblicana;

  • la chiusura dei contratti 2022-2024 per funzioni centrali, sicurezza e difesa, sanità e vigili del fuoco;

  • tavoli ancora aperti per enti locali, istruzione e ricerca.

“Sono fiducioso che presto arriveremo a una sintesi, così da avviare immediatamente la tornata 2025-2027”, ha aggiunto il ministro. Zangrillo ha posto l’accento anche sull’attrattività del lavoro pubblico, soprattutto per le nuove generazioni: “Parlare di rinnovi contrattuali non significa solo discutere di aumenti salariali, ma creare condizioni di lavoro che valorizzino le persone, offrendo opportunità di crescita professionale. Sono questi i fattori che motivano i dipendenti e attraggono i talenti”.

A chiusura del suo intervento, il ministro ha richiamato l’attenzione sul disegno di legge “merito”, attualmente all’esame del Parlamento: “Non possiamo più permetterci un sistema che non distingue e non valorizza chi lavora con impegno e professionalità. Premiare il merito significa riconoscere capacità e attitudini, accompagnare le persone nelle aree di miglioramento, responsabilizzare e motivare, rafforzando il legame tra individuo e organizzazione”.

Zangrillo ha concluso sottolineando che questa rappresenta una vera rivoluzione culturale, destinata a diventare operativa entro la fine della legislatura

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