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Violenza sulle donne, Il Consiglio d’Europa si esprime “Preoccupano i dati dell’Italia”

Il comitato dei ministri del Consiglio d'Europa denuncia criticità con procedimenti archiviati e ordini di protezione inefficaci e tardivi. Richiesto documento aggiornato entro il 30 marzo 2024.

Violenza sulle donne, Il Consiglio d’Europa si esprime “Preoccupano i dati dell’Italia”

Il comitato dei ministri del Consiglio d’Europa denuncia criticità con procedimenti archiviati e ordini di protezione inefficaci e tardivi. Richiesto documento aggiornato entro il 30 marzo 2024.
Arriva da Strasburgo la valutazione sulle risposte delle istituzioni italiane nei confronti del reato di violenza domestica e di genere. Una risposta definita “inefficace e tardiva” quella fornita dalle autorità italiane a seguito di denunce per violenza di genere.

Il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa ha analizzato i dati forniti da Roma, definendoli “preoccupanti”. Si registra una costante percentuale di procedimenti per violenza domestica e di genere archiviati in fase di indagine preliminare. Criticato anche l’uso limitato degli ordini di protezione, importanti anche i dati che registrano la violazione di quest’ultimi.

Alla luce dei dati che il Comitato ha analizzato, l’Italia è stata condannata con l’accusa di “risposta inefficace e tardiva”. Il Consiglio d’Europa ha richiesto all’Italia, entro il 30 marzo dell’anno prossimo, di redigere un documento aggiornato e dettagliato della situazione. Il documento, oltre che fornire una valutazione completa, dovrà fornire indicazioni sulle “azioni concretamente intraprese e i progressi tangibili raggiunti”, in conformità al piano nazionale previsto per contrastare pregiudizi e atteggiamenti che alimentano la violenza di genere e la discriminazione.

Nella risposta da parte del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, sono stati predisposti anche delle risposte in merito ad alcune situazioni giuridiche recenti. Domanda, infatti, che siano “conclusi rapidamente i procedimenti penali contro gli aggressori” di due donne che hanno vinto la causa presso la Corte Europea dei diritti umani a metà del 2022 e richiede anche “una valutazione delle autorità competenti sulla possibilità di avviare un’indagine sulle minacce di morte ricevute da una delle donne e sui maltrattamenti subiti dai suo i figli.”

Violenza sulle donne, Il Consiglio d'Europa si esprime "Preoccupano i dati dell'Italia"

 

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