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Ucraina. Boris Johnson: “c’è una ‘realistica possibilità’ che la Russia possa vincere la guerra”

Medvedev: "La Gran Bretagna era, è e sarà il nostro eterno nemico. In ogni caso, fino a quando la loro sfacciata e disgustosamente umida isola non si inabisserà nelle profondità del mare dall'onda creata dagli ultimi sistemi d'arma russi".

Ucraina. Boris Johnson: “c’è una ‘realistica possibilità’ che la Russia possa vincere la guerra”.

Dall’invasione russa sono 470 i bambini ucraini rimasti uccisi e 949 quelli feriti.

“Tutti i membri della Nato hanno acconsentito all’adesione di Kiev”, ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ribadendo che il “posto legittimo” dell’Ucraina è nell’Alleanza Atlantica, anche se al momento non è stato fissato un percorso per l’adesione. Ma la Germania rinvia il dibattito a dopo la guerra: “Non è questo il momento di decidere sull’ingresso di Kiev nella Nato”. Gli Usa, nel mentre, frenano sui jet a Kiev: “La priorità è la difesa antiaerea”.
“La Gran Bretagna era, è e sarà il nostro eterno nemico. In ogni caso, fino a quando la loro sfacciata e disgustosamente umida isola non si inabisserà nelle profondità del mare dall’onda creata dagli ultimi sistemi d’arma russi”, lo ha scritto su Telegram l’ex presidente russo Dmitry Medvedev.
“C’è una ‘realistica possibilità’ che la Russia possa vincere la guerra in Ucraina”, lo ha detto il premier Boris Johnson in una conferenza stampa a New Delhi. Il primo ministro, in visita in India, ha aggiunto che il conflitto potrebbe durare sino alla fine del 2023 e ha sottolineato che il Regno Unito e i Paesi alleati non resteranno comunque a guardare l’aggressione delle truppe di Vladimir Putin che continua nel Paese dell’est Europa.

Boris Johnson
Boris Johnson

“La guerra di Putin è causa dell’espansione della Nato”. A dichiararlo è stato il segretario alla Difesa statunitense, Lloyd Austin durante il suo intervento in occasione dell’undicesima riunione del Gruppo di contatto per l’Ucraina presso la base americana di Ramstein in Germania. “La guerra, scelta da Putin, non è avvenuta a seguito dell’espansione della Nato” sottolinea. Mosca “pensava che l’Ucraina non avrebbe osato reagire, ma l’Ucraina è rimasta salda con l’aiuto dei suoi partner. Putin pensava che la nostra unità si sarebbe infranta, ma la brutale guerra scelta dalla Russia ci ha solo uniti”.
Il segretario della Difesa degli Stati Uniti ha ribadito, poi, che si aspetta che la Svezia possa aderire presto alla Nato. “Vorrei notare che la Finlandia, che ha da tempo preso parte a questo gruppo di contatto, è qui oggi come un nuovo alleato della Nato. Mi aspetto che la Svezia la segua presto”, ha dichiarato Austin durante la riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina presso la base aerea Usa di Ramstein. Nonostante Ungheria e Turchia continuino a bloccare l’ingresso della Svezia nell’Alleanza gli Stati Uniti continuano a ritenere che il Paese scandinavo sarà ammesso nella Nato prima del vertice che si terrà a Vilnius, in Lituania, l’11 e 12 luglio prossimi. Austin, parlando di recente col suo omologo svedese Pal Jonson, aveva confermato il suo sostegno alla Svezia: “Non vediamo l’ora di continuare a sostenere la sua rapida ammissione alla Nato e lavoreremo sodo per farlo prima dell’estate – e ancora -. Sei un ottimo partner. Non vediamo l’ora, molto presto, di poterti chiamare alleato”.

Nel frattempo, il Partito liberal-democratico, alla guida dell’esecutivo in Giappone, e il suo principale partner nella coalizione di governo, il Komeito, sono pronti a discutere una revisione delle regole per le esportazioni di attrezzature e tecnologie della Difesa.
Lo anticipa il giornale Yomiuri Shimbun che cita fonti ministeriali a conoscenza del dossier, ricordando che dopo i colloqui di martedì prossimo, un ulteriore confronto avverrà dopo le vacanze della Golden Week previste a inizio maggio.
Il tema principale del dibattito, precisano le fonti allo Yomiuri, sarà la possibile autorizzazione all’esportazione di apparati militari per consentire al Giappone di aiutare l’Ucraina a difendersi dalla Russia e rafforzare le capacità militari di Paesi in simili situazioni di rischio.
La Strategia nazionale di sicurezza riveduta lo scorso dicembre dal premier conservatore Fumio Kishida indica che il governo intende portare a termine una revisione circa le condizioni di operatività, e che soltanto la cautela di alcuni membri del Komeito – il movimento pacifista di ispirazione buddista- , ha portato a uno slittamento in tal senso.
Secondo le fonti, i due partiti discuteranno se autorizzare o meno l’esportazione di attrezzature di difesa come carri armati e missili, e aumentare le categorie di attrezzature considerate ‘non letali’, semplificando le procedure per l’approvvigionamento verso paesi terzi. Una revisione in questo senso espanderebbe notevolmente la portata dell’assistenza del Giappone all’Ucraina, limitata finora alla fornitura di attrezzature per la difesa, come giubbotti antiproiettile e caschi.

Il sostegno a Kiev sarà inoltre uno dei temi principali al vertice del G7 in programma a Hiroshima dal 19 al 21 maggio, e secondo i media nipponici, alcuni membri del governo hanno proposto di accelerare l’iter legislativo con il solo riferimento all’Ucraina in vista del vertice del prossimo mese.

La Spagna, da parte sua, intende consegnare i sei tank Leopard 2A4 promessi all’Ucraina “nei prossimi giorni”. Lo ha detto il ministro degli Esteri del paese Jose Manuel Albares, citato dal Kyiv Independent. “Dopodiché, ci sarà un secondo pacchetto con altri quattro carri armati”, ha dichiarato Albares. Inizialmente la consegna dei Leopard spagnoli doveva avvenire “poco dopo Pasqua”. La scadenza era stata posticipata “tra il 15 e il 20 aprile”, come aveva detto la ministra della Difesa iberica, Margarita Robles. Il ritardo dipenderebbe dalle cattive condizioni tecniche dei carri armati, sui quali sono in corso lavori di riparazione.

E il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha ringraziato su Twitter il governo canadese, che ha annunciato che invierà 28,9 milioni di dollari di aiuti militari all’Ucraina. “Sono grato al primo ministro Justin Trudeau per il pacchetto aggiuntivo di aiuti militari. Il Canada e il popolo canadese dimostrano che il mondo libero è forte con noi, mentre proteggiamo il nostro Paese e i valori condivisi. Grazie, Canada, per il continuo sostegno fino alla nostra vittoria”, ha scritto Zelensky.

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