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Trento, “Andiamo su mArte”: laboratorio-mostra-evento di giovani artisti trentini

Ideato e messo in pratica dal King’ Fest Collective, un gruppo informale di giovani con base a Cristo Re e che ormai da due anni organizza attività aggregative e ricreative per il quartiere stesso e non solo

Trento, l’espressione della propria identità e della propria storia può emergere in vari modi, ma quanto è potente quando avviene attraverso l’arte? Il progetto Andiamo su mArte cerca di dare ai giovani uno spazio in cui potersi esprimere e sperimentare anche la propria manualità.

Ideato e messo in pratica dal King’ Fest Collective, un gruppo informale di giovani con base a Cristo Re e che ormai da due anni organizza attività aggregative e ricreative per il quartiere stesso e non solo. Questo gruppo nasce e si attiva grazie al lavoro del Tavolo Cristo Re, coordinato dal servizio Welfare e coesione sociale e dall’ufficio Politiche giovanili, che collaborano con tre realtà del privato sociale presenti sul quartiere: Appm, Cooperativa Arianna e associazione Pop Up.
Dopo il lookdown del 2020, si è deciso di riprendere le attività per realizzare qualcosa che restituisse protagonismo ai giovani artisti trentini desiderosi di emergere dopo un lungo periodo di inattività. Così, tra una riunione e l’altra, le tante idee dei ragazzi hanno trovato convergenza in una sola voce ed è nato il progetto Andiamo su mArte”, che è stato proposto con successo all’interno dei piani giovani di zona 2021.
Lo scopo principale del progetto è quello di creare un momento di aggregazione e collaborazione tra i giovanissimi artisti trentini e le realtà del territorio. Attraverso una promozione della cultura espressiva si vuole sensibilizzare la città al mondo dell’arte e ai suoi giovani protagonisti, nonché promuovere uno spazio in cui poter esprimere la propria creatività e competenza manuale.
Il progetto si divide in due parti che si realizzano entrambe nel mese di maggio.
Nella prima fase si è sviluppato un percorso laboratoriale, in collaborazione con l’associazione Andromeda, specifico per la scultura con argilla a cui hanno partecipato 15 giovani, mentre nella seconda fase si realizzerà, in collaborazione con la Bookique, un evento di due giorni (28-29 maggio) presso il Giardino della Predara. In entrambe le giornate verranno allestite in tutta l’area verde delle opere che il King’s Fest Collective ha recepito da artisti che hanno volontariamente partecipato alla chiamata nonché i manufatti prodotti durante i laboratori di scultura. Infine ma non per ultimo, durante l’evento finale, Spazio Piera organizzerà un salotto urbano in cui i due artisti esperti, Margherita Paoletti e Jacopo Dimastrogiovanni, verranno chiamati a confrontarsi sul rapporto tra identità e arte e ad interagire col pubblico presente.
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