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Tassa extra-profitto: la risposta delle banche “rischi per la stabilità finanziaria”

L’attenzione puntata sul provvedimento degli extraprofitti alle banche. In arrivo le prime scadenze e la risposta delle banche in merito al nuovo provvedimento.

Tassa extra-profitto: la risposta delle banche “rischi per la stabilità finanziaria”

L’attenzione puntata sul provvedimento degli extraprofitti alle banche. In arrivo le prime scadenze e la risposta delle banche in merito al nuovo provvedimento.

È previsto dal 26 al 28 settembre, il lavoro in aula per le modifiche al provvedimento che permetteranno di limitare l’impatto sulle banche. Sembrerebbe che il governo sia pronto anche a presentare un provvedimento che potrebbe introdurre un’aliquota minima sulle multinazionali.
L’obiettivo dell’intervento è introdurre un’imposta di almeno il 15% su qualsiasi gruppo nazionale o estero di carattere industriale, commerciale o digitale.

Il profitto della tassa straordinaria sugli extraprofitti si ipotizzi possa aggirare attorno a 3,8 miliardi. In fase di esame parlamentare potrebbero porsi modifiche che modificherebbero il risultato. Le banche si esprimono in merito rilasciando le prime dichiarazioni. Non manca la contrarietà, soprattutto per “Assenza di confronto preventivo” richiesto il risparmiato del credito cooperativo. “colpirà in particolare gli istituti meno significativi, che tendono a concentrarsi maggiormente sull’attività di prestito”, afferma la Banca Centrale Europea.

“Potrebbe portare alla frammentazione del sistema finanziario europeo a causa della natura eterogenea di tali imposte per il settore bancario”, scrive l’Eurotower. La Bce spiega come la valutazione deve chiedersi se la tassa “comporti rischi per la stabilità finanziaria e, in particolare, se sia potenzialmente in grado di compromettere la resilienza del settore bancario e di provocare distorsioni del mercato, il decreto legge sia accompagnato da un’analisi approfondita delle potenziali conseguenze negative per il settore bancario”. A far emergere particolari preoccupazioni il presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba, che ha spiegato come l’economia dei territori verrebbe compromessa. Le banche di minori subirebbero conseguenze maggiori, vedrebbero sottrarsi il 24% degli utili, rispetto il 10% dei grandi istituti.

Tassa extra-profitto: la risposta delle banche “rischi per la stabilità finanziaria”

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