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Tajani inaugura alla Farnesina la seconda edizione degli Stati Generali della Space Economy

L’Italia punta sulla diplomazia dello spazio per crescita, sicurezza e cooperazione internazionale.

Tajani inaugura alla Farnesina la seconda edizione degli Stati Generali della Space Economy.

Dal 29 al 31 ottobre appuntamenti a Roma, Torino e Milano con istituzioni, industria, ricerca e mondo finanziario. Focus su EU Space Act, difesa e presidenza italiana del COPUOS all’ONU.

Roma – La Farnesina si prepara ad accendere i riflettori sul futuro dell’economia spaziale. Domani verrà inaugurata la seconda edizione degli Stati Generali della Space Economy, una tre giorni strategica che riunirà attori istituzionali, industria, imprese innovative, mondo accademico e finanziario per delineare le direttrici dello sviluppo italiano nel settore spazio e difesa.

La sessione inaugurale sarà aperta dal Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani e verterà sul tema:
«La Diplomazia dello Spazio: strumento di politica estera e motore di crescita».

Un concetto che sintetizza perfettamente la nuova visione italiana: lo spazio non solo come luogo di ricerca scientifica, ma come leva diplomatica, vantaggio strategico e opportunità economica.

Un evento in un momento cruciale per la politica spaziale

L’edizione 2025 giunge in una fase di profonda trasformazione dell’intero comparto:

  • L’Italia si è appena dotata della sua prima legge nazionale sullo spazio, passo decisivo per regolare investimenti e responsabilità del settore;
  • a Bruxelles si lavora al nuovo EU Space Act, pensato per rafforzare competitività, sicurezza e autonomia strategica dell’Unione;
  • a novembre si terrà la riunione ministeriale ESA, sotto Presidenza italiana, in cui verranno decise le priorità europee per i prossimi tre anni.

In un contesto globale caratterizzato da nuove sfide geopolitiche, l’interconnessione crescente tra spazio e difesa rende essenziale ridefinire regole, cooperazione e sviluppo industriale.

L’Italia protagonista sulla scena internazionale

Il nostro Paese rafforza il proprio ruolo nei fori multilaterali:
nel biennio 2026-2027 l’Italia assumerà la Presidenza del COPUOS, il Comitato ONU sull’uso pacifico dello spazio — oggi l’unico tavolo mondiale per la definizione di norme condivise per l’attività spaziale.

Un traguardo che conferma l’autorevolezza italiana nel promuovere collaborazione, sostenibilità e sicurezza oltre l’atmosfera.

Le istituzioni in prima fila

All’appuntamento della Farnesina interverranno, accanto a Tajani:

  • Andrea Mascaretti, Presidente dell’Intergruppo parlamentare Space Economy
  • Antonella Sberna, Vicepresidente del Parlamento Europeo
  • Roberta Angelilli, Vicepresidente della Regione Lazio e Assessore allo sviluppo economico

Seguirà una tavola rotonda sulla cooperazione spaziale e aerospaziale internazionale, moderata da:

  • Gen. Franco Federici, Consigliere Militare del Presidente del Consiglio e Segretario COMINT
  • Marco Lisi, Inviato Speciale del Ministro degli Esteri per lo Spazio

Al centro, i temi cardine della diplomazia dello spazio, i partenariati globali dell’Italia e le prospettive di crescita industriale.

Una rassegna che coinvolge i principali poli aerospaziali italiani

Gli Stati Generali della Space Economy non si fermano a Roma:

  • il 30 ottobre eventi a Torino, capitale nazionale dell’aerospazio
  • il 31 ottobre chiusura a Milano, hub finanziario e tecnologico

Incontri dedicati a tre pilastri:

  1. Diplomazia e politica spaziale
  2. Innovazione e competitività industriale
  3. Sostenibilità e utilizzo responsabile dello spazio

Un’occasione unica per mettere in rete startup, centri di ricerca, agenzie nazionali e internazionali, grandi player della difesa e investitori.

L’ambizione dell’Italia: più competitività, più sicurezza, più futuro

Il settore spaziale rappresenta uno degli assi di crescita più promettenti per l’economia italiana: tecnologie satellitari, osservazione della Terra, telecomunicazioni, navigazione, difesa e servizi innovativi generano impatti diretti sulla società, dalla transizione digitale alla gestione delle emergenze.

Gli Stati Generali vogliono consolidare questa traiettoria, rafforzando il ruolo dell’Italia nello scenario spaziale europeo e globale.

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