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Silvio Berlusconi: imprenditore e politico, un uomo, una storia, un “fuoriclasse”

Ogni storia, anche quella più assoluta, e che si pensa immortale, in realtà ha una fine.

Silvio Berlusconi: imprenditore e politico, un uomo, una storia, un “fuoriclasse”.

Ogni storia, anche quella più assoluta, e che si pensa immortale, in realtà ha una fine.

Dopo 86 anni, si è spento Silvio Berlusconi. Un uomo, una storia, un incredibile fuoriclasse. La sua scomparsa, così all’improvviso, ha lasciato sgomento e vuoto. Silvio Berlusconi, amante della vita più della vita stessa.

La sua morte come la sua vita, un accadimento di un così forte impatto umano, storico e mediatico. Che sia condivisa, o meno, la sua memoria, è innegabile. Col suo operato e le sue opere, l’Italia, senza Berlusconi, sarebbe stata senz’altro diversa.
Berlusconi è stato una personalità eccentrica, inafferrabile, impossibile da racchiudere in un’unica idea di pensiero. ironico, iconico, istrionico, sicuramente un sognatore, tanto sognatore da realizzarli i suoi sogni.

Comincio da lontano Berlusconi, un giovanissimo imprenditore, già, un giovanissimo imprenditore, pochi o forse nessuno all’epoca, pensava che lui, quel giovane imprenditore edile, potesse poi diventare uno dei primi, se non forse il primo degli imprenditori italiani.

Silvio Berlusconi e Mike Bongiorno
Silvio Berlusconi e Mike Bongiorno

 

Forse un visionario ai tempi, ma sicuramente un imprenditore e un uomo, un giovane uomo con una spiccata lungimiranza, che senza mai mollare, con determinazione, azzardava, non si accontentava, e sfidava, si sfidava chi gli dava contro, chi non credeva in lui. Ma lui andava avanti, sempre, nonostante tutto, e nonostante tutto, il giovane imprenditore, passo passo, divenne Silvio Berlusconi, anzi lo era già Silvio Berlusconi, sfidando l’impossibile, e realizzando l’impossibile.
Lui, diviso tra gaffes, e barzellette, e il suo “saper fare” in ambito politico e quotidiano, ha fatto di lui non solo un effettivo statista del nostro Paese, ma anche elemento ispiratore di artisti, scrittori, attivisti, registi; ricordiamo Loro di Paolo Sorrentino o Il Caimano di Nanni Moretti.
Silvio Berlusconi è riconducibile a quella sfera di persone che non possono essere categorizzate. È stato un imprenditore e un politico, un padre e un uomo, un simbolo, un icona della storia e nella storia, per l’Italia e gli italiani.

Nato a Milano il 29 settembre 1936, dopo una laurea in Giurisprudenza, fonda nel 1963 la Edilnord, una società di costruzioni che si occupa di realizzare edifici e grazie alla quale sorgerà Milano 2. Nel 1977 viene nominato Cavaliere del lavoro dal presidente della Repubblica Giovanni Leone.
Nel 76 aveva rilevato Telemilano, che nel 1978 prende il nome di Canale 5.
Nel 1982 acquista Italia 1 e nell’84 Rete 4, creando un polo televisivo privato concorrente della tv di Stato.

Nel frattempo, Berlusconi ha lanciato il proprio business nello sport, con il Milan (in 30 anni otto scudetti, una Coppa Italia, 7 Supercoppe italiane, 5 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali, 5 Supercoppe Uefa e un mondiale per club), nell’editoria (la Mondadori e al Giornale di Montanelli), e nella grande distribuzione e delle assicurazioni (Mediolanum).

La discesa in campo del Cavaliere.
Il 26 gennaio 1994, annuncia con un messaggio tv la sua decisione di “scendere in campo”, fondando un nuovo partito, Forza Italia.
Il 27 marzo 1994 la coalizione guidata da Berlusconi ottiene la maggioranza relativa in Parlamento (oltre il 42%). Cosa che gli consente di formare il suo primo governo.

Silvio Berlusconi è stato un appassionato innovatore, uno degli uomini più influenti in ambito storico-politico, e un autorevole rappresentante dell’Italia e a livello internazionale. E per quanto se ne dica, mancherà molto.

Articolo a cura di Lorenzo Chiaro e Annamaria Martinisi

 

Silvio Berlusconi

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