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Sassari, 25 aprile 76° anniversario: il video della cerimonia a Palazzo Ducale

Sassari, anche le celebrazioni per il 76esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo sono state condizionate dalle restrizioni legate alla pandemia. Nel cortile di Palazzo Ducale alle 10 in punto, il sindaco Nanni Campus ha deposto la corona di alloro in ricordo di tutte le vittime della Guerra, a nome della municipalità e delle istituzioni. Ad assistere alla composta cerimonia, senza banda e dunque senza Inno nazionale, erano presenti il prefetto di Sassari Maria Luisa d’Alessandro a nome di tutte le autorità e istituzioni, il presidente del Consiglio comunale Maurilio Murru e rappresentanze dell’Assemblea civica, della Giunta e delle associazioni d’Arma, combattentistiche e partigiane.

 

Il sindaco Nanni Campus, che al termine della cerimonia ha ringraziato i presenti per la partecipazione, ha spiegato loro che ha scelto di non fare nessun discorso in quella occasione, ma di lasciare che a parlare fosse il silenzio composto. «Per il secondo anno consecutivo ho deciso di non pronunciare alcun discorso durante la cerimonia in occasione delle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo, ma di fare in modo che sia condiviso con l’intera comunità attraverso i media e i canali istituzionali. Lascio che anche oggi a parlare sia il silenzio. Mi onoro di rappresentare l’intera collettività, nel deporre la corona di alloro in ricordo di tutte le vittime della Guerra. Ma non posso dimenticare, neanche in una giornata così importante per la Nazione come è il 76esimo anniversario della Liberazione dell’Italia, il periodo che stiamo vivendo» ha detto il primo cittadino. L’intervento del primo cittadino è a disposizione sul sito del Comune.

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Intorno ai partecipanti, le bandiere tricolore sventolavano dalle finestre, così come all’esterno del Palazzo, per rappresentare la festa di tutta la Nazione, di tutte e tutti coloro che oggi vivono nel pieno dei loro diritti e delle loro libertà, in Italia.

 

È stata dunque una celebrazione in forma ristretta ma ugualmente importante, sentita e dal grande valore.

 

 

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