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Regione Lombardia, Sala: ‘Alle nostre imprese servono soldi e non promesse’

Il Vicepresidente si espresso sui Stati Generali dell’Economia che si stanno svolgendo a Roma.

Milano, 15 Giugno 2020 –  “Le nostre imprese per poter ripartire hanno bisogno di un piano preciso e dettagliato, non di facili promesse. Negli ultimi mesi il fatturato è calato di oltre il 50% per quasi la metà delle aziende. Serve liquidità, subito, non fra qualche mese, per far fronte alle spese da qui a fine 2020 e per dare ossigeno ai nostri imprenditori, molti dei quali ormai allo stremo”.

Lo ha dichiarato il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala in merito alle giornate di lavoro degli Stati Generali dell’Economia che si stanno svolgendo a Villa Doria Pamphilj,  a Roma.

PROCEDURE SNELLE PER ACCEDERE A CONTRIBUTI

“Occorre eliminare – ha proseguito – quei vincoli burocratici che non permettono alle imprese di ripartire dopo questa drammatica pandemia. Servono procedure snelle per accedere ai contributi a fondo perduto, senza far correre alle aziende il rischio di commettere errori che possono costare caro. I piani per il rilancio non devono contenere solo buone intenzioni, ma provvedimenti reali e immediati”.

 MANCANZA LIQUIDITA’ PENALIZZA MICRO E PICCOLE IMPRESE

Il quadro economico per le imprese è drammatico come testimoniano i dati Istat pubblicati nella giornata di oggi:

“Secondo i dati dell’Istituto nazionale di statistica – ha precisato Fabrizio Sala – la mancanza di liquidità per le imprese è tanto grave quanto più sono ridotte le dimensioni dell’azienda: la struttura dell’economia della Lombardia fa perno su un sistema di micro, piccole e medie imprese e sono proprio queste a soffrire maggiormente il peso dei mesi di chiusura” ha aggiunto Fabrizio Sala, assessore alla Ricerca, Università, Export e Internazionalizzazione di Regione Lombardia.

INNOVAZIONE LEVA COMPETITIVA DELLA RIPRESA

Sul tema ricerca, Sala ha poi aggiunto che “La ripresa passa dall’innovazione e dalla ricerca. Nel piano del rilancio – ha detto ancora Sala – ci vogliono sforzi concreti per aiutare davvero i ricercatori che spesso nel nostro Paese vedono poche prospettive per il loro futuro e decidono di lasciare l’Italia”.

“Il lockdown ha cambiato molte abitudini – ha concluso il vicepresidente Sala – e la tecnologia può essere il volano per una ripresa economica che tutti auspichiamo. Tutto ciò va supportato con interventi diretti, perché le competenze tecnologiche permettono di far risparmiare tempo e risorse creando nuove opportunità lavorative”

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