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Precipita aereo militare a Belgorod: scambio di accuse Mosca-Kiev

La guerra in Ucraina giunge al giorno 700

Precipita aereo militare a Belgorod: scambio di accuse Mosca-Kiev.

Un aereo russo da trasporto militare, un Ilyushin Il-76, è precipitato, nelle scorse ore, nella regione russa di Belgorod, al confine con l’Ucraina. A bordo, secondo Mosca, c’erano 65 prigionieri di guerra ucraini, che dovevano essere liberati nell’ambito di uno scambio, oltre a 6 membri dell’equipaggio e 3 “accompagnatori”. Lo ha riferito l’agenzia Ria Novosti.

Nel giro di alcuni minuti, lo stato maggiore di Kiev ha reso noto che l’abbattimento dell’aereo da trasporto militare russo è opera delle forze armate ucraine. Per l’esercito ucraino l’aereo trasportava missili S-300 verso basi «da dove i russi spesso attaccano Kharkiv e la regione».

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto un’indagine internazionale in merito a quanto accaduto a Belgorod: «È ovvio che i russi giocano con la vita dei prigionieri ucraini, con i sentimenti dei loro parenti e con le emozioni della nostra società».

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu. Parlando con i giornalisti all’Onu, Lavrov ha poi precisato che nel corso della riunione del Consiglio di Sicurezza il rappresentante di Kiev avrà l’occasione di spiegare l’incidente.

In un video la cui attendibilità è stata verificata si vede l’aereo cadere ed esplodere dopo aver toccato terra. Secondo due esperti militari consultati da BBC News, le immagini mostrate del video sarebbero compatibili con l’abbattimento dell’aereo in volo.

Intanto, secondo Celeste Wallander, responsabile degli affari di sicurezza internazionale del Pentagono, i soldati ucraini starebbero finendo le munizioni e altre armi necessarie per combattere la Russia. Wallander ha anche ricordato che da dicembre gli Stati Uniti non sono stati in grado di inviare armi a Kiev agli stessi livelli dei due anni precedenti visto lo stallo in Congresso sull’autorizzazione di nuovi fondi per l’Ucraina.

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