Possibile incontro domani al Cairo per la riapertura del valico di Rafah.
Potrebbe tenersi già domani al Cairo l’atteso incontro a tre, Egitto-Israele-Stati Uniti per concordare la riapertura, nelle ore successive, del valico di Rafah sotto il controllo di Egitto e Autorità Palestinese, e il ritiro di Israele dal passaggio di frontiera. Lo ha detto all’Ansa una fonte di alto livello della sicurezza egiziana.
La fonte ha confermato che sono in corso «intensi contatti tra Egitto e Israele, con la mediazione degli Stati Uniti, per aprire il valico di Rafah e consegnare rapidamente aiuti umanitari a Gaza». L’obiettivo è la ripresa, nel più breve tempo possibile, della consegna degli aiuti umanitari, dell’assistenza medica e di cibo e carburante per la popolazione palestinese, ma anche lo sblocco dell’accoglienza di palestinesi feriti e malati, stranieri e titolari di doppia nazionalità in uscita da Gaza verso l’Egitto.
Il capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, Khaled Zayed, ha annunciato intanto che questa mattina le autorità egiziane hanno aperto il valico di Rafah sul lato egiziano e hanno preparato e inviato 250 camion di aiuti umanitari, incluse 4 autocisterne di carburante, al valico di Kerem Shalom.
Intanto l’Idf, per la prima volta, ha detto che sta operando nella parte centrale di Rafah, nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui in quell’area sono stati «localizzati lanciatori di razzi di Hamas, imbocchi di tunnel del terrore e armi» e «smantellato un deposito di armi di Hamas».
Durante la notte, l’aviazione israeliana ha attaccato quattro postazioni degli Hezbollah nel sud del Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui gli attacchi sono avvenuti nelle aree di Aitaroun e Markaba.
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