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Piantedosi in Tunisia: rapporti solidi, fondati sulla leale collaborazione e sulla comunanza di vedute

Piantedosi:"pieno apprezzamento per il rilevante sforzo compiuto dalla Tunisia per sorvegliare le frontiere marittime e terrestri"

Piantedosi in Tunisia: rapporti solidi, fondati sulla leale collaborazione e sulla comunanza di vedute

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, si è recato nella giornata di ieri, 15 maggio 2023, in visita in Tunisia dove è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica Kaïs Saïed, e ha incontrato il ministro dell’Interno, Kamel Fekih.

Al centro dei colloqui, il comune obiettivo di rafforzare la cooperazione sul piano della sicurezza e su quello del contrasto ai trafficanti di esseri umani, oltre al sostegno del processo di riforme del Paese.

Durante gli incontri tenutisi ieri a Tunisi è stato più volte sottolineato come i rapporti tra i due governi siano solidi, fondati sulla leale collaborazione e sulla comunanza di vedute.

L’Italia ha ben presente che la Tunisia sta facendo moltissimo per bloccare le partenze e contrastare i trafficanti, che mettono a serio rischio la vita dei migranti e la stessa incolumità dei soccorritori. In questo contesto si è discusso di implementare programmi congiunti di rimpatrio volontario assistito dalla Tunisia verso i Paesi di origine dei migranti.
Gli sbarchi in Italia sarebbero molto più numerosi senza l’attività messa in campo dalle autorità tunisine che si trovano a contrastare un forte flusso dai Paesi sub-sahariani.

Piantedosi ha espresso a Fekih “il pieno apprezzamento per il rilevante sforzo compiuto dalla Tunisia per sorvegliare le frontiere marittime e terrestri, per contrastare le reti di trafficanti e confiscare le loro imbarcazioni, per soccorrere in mare i migranti e riportarli sulla terraferma prestando loro assistenza”.
Il sostegno dell’Italia al governo di Tunisi per il controllo delle frontiere terrestri e marittime è concreto e si sta realizzando per mezzo di piani di assistenza tecnica e forniture.
Nel corso dell’incontro i due Ministri hanno condiviso un metodo di lavoro, e forme più intense di collaborazione sul fronte migratorio, anche sul piano investigativo.

L’Italia è anche impegnata per il miglioramento delle condizioni e delle prospettive di vita della popolazione più giovane e per l’attivazione di canali legali di migrazione per istruzione/lavoro e per vulnerabili bisognosi di protezione internazionale. Ciò nel quadro di una cooperazione che affronti il fenomeno migratorio con un approccio globale.
Lavorare tutti insieme, in collaborazione con l’Unione europea e le organizzazioni internazionali, per affrontare e governare i flussi migratori è fondamentale.

L’Italia è grata alle autorità tunisine per l’impegno su questo delicato fronte, e sono già stati fissati ulteriori incontri a livello tecnico per proseguire con azioni congiunte in attuazione delle strategie elaborate.

Piantedosi in Tunisia: rapporti solidi, fondati sulla leale collaborazione e sulla comunanza di vedute

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