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Perquisite tre case di Sgarbi: sequestrato il quadro di Manetti

Il sottosegretario alla Cultura e critico d'arte è indagato di riciclaggio di beni culturali

Perquisite tre case di Sgarbi: sequestrato il quadro di Manetti.

È stato sequestrato dai Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio il quadro attribuito al pittore del Seicento senese Rutilio Manetti, al centro dell’inchiesta che vede il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi indagato per riciclaggio di beni culturali. Il critico d’arte, che respinge ogni accusa, ha consegnato spontaneamente il dipinto.

I militari dell’Arma hanno perquisito tre abitazioni del sottosegretario. Il sequestro del dipinto è stato un atto dovuto per compiere i vari accertamenti sul quadro. Le case di Sgarbi perquisite sono quelle di San Severino Marche (Macerata), Roma e Ro Ferrarese (Ferrara).

«Ho consegnato spontaneamente l’opera perché siano fatte tutte le verifiche del caso, a partire dalle misure del dipinto rispetto alla cornice di quello rubato. Sono assolutamente sereno. Il sequestro un atto dovuto. Non ho nulla da temere». Questo il commento di Sgarbi. «Mi difenderò con ogni mezzo contro chi specula sulla vicenda e chi se ne rende complice», ha aggiunto il sottosegretario.

Stando a quanto si apprende dai militari dell’Arma, il dipinto è stato rintracciato e sequestrato nei magazzini di Ro Ferrarese “nella disponibilità della Fondazione Cavallini-Sgarbi” insieme “ad una copia in tre D, fatta eseguire da un laboratorio di Correggio”.

Oltre al dipinto, i carabinieri hanno sequestrato anche computer, carte e cellulari che potrebbero rivelarsi utili all’inchiesta.

sgarbi

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